Dagli Stati Uniti a Saronno con il mare nero di Antonio De Blasi

Una personale dell'artista varesino è già presso la Jake Rogers Gallery di Kill Devil Hills nel North Carolina, mentre in Italia domenica 21 ottobre presso la sala Nevera sarà inaugurata la mostra “Mare Nero”

Avarie

Ottobre mese impegnativo ed esaltante per l’artista Antonio De Blasi. Oggi venerdi 12 ottobre è stata inaugurata una personale dell’artista varesino negli USA, presso la Jake Rogers Gallery di Kill Devil Hills nel North Carolina.  In Italia, quasi in contemporanea sarà inaugurata una mostra dal titolo “Mare Nero” domenica 21 ottobre  alle ore 16,30 presso la sala Nevera del Comune di Saronno. Dopo la mostra Abyssi tenuta nei musei civici di Villa Baragiola a Varese, l’artista continua la sua ricerca, soffermandosi sullo studio del segno e della forma, dando vita a figure surreali che continuano ad affiorare dalle profondità marine. Le opere  sono state completamente realizzate con matite colorate,  su carta bianca da 400 gr. Spunto fecondo proviene dalla Poesia “l’uomo e il mare” di Charles Baudelaire: anche qui si  gioca sul binomio “profondità marine” e  “profondità dell’animo umano”. La manifestazione saronnese, organizzata dall’associazione “Culturalmente & Musicalmente” con il patrocinio del Comune, sarà curata dall’artista Carmelo Todoverto. Sono previste visite guidate con le scolaresche della città cui sono abbinati due concorsi: uno fotografico ed uno letterario.

 

De Blasi, noi vediamo l’opera completa ma qual è il procedimento?
«Dapprima realizzo, con matite in grafite, un bozzetto della stessa misura del quadro, poi lo  riporto su un cartoncino bianco da 400 gr.; quindi  completo la prima fase viene, solo in bianco e nero, e  fisso il lavoro  con la vernice spray protettiva»

E poi?
«Sul disegno in bianco e nero  applico le velature con le matite colorate, anche queste fissate con vernice spray.  La mia ricerca artistica si concentra principalmente sullo studio del segno e della forma prima ancora del colore,  sullo studio del buio, caratterizzato  dall’uso di pochi colori che vibrano  solo grazie alla vicinanza del nero».

Da dove viene la luce straordinaria di questi quadri e quali strumenti usi?
«La luce emanata altro non è che un punto del foglio lasciato bianco, mentre lo sfondo è realizzato schiacciando con la matita nera».

Gli strumenti sono fogli di carta, matite, temperini e gomma pane, proprio quelli che usano gli studenti quotidianamente a scuola e a casa, gli stessi che usavo io alla loro età e che ho continuato ad usare e che ancora oggi mi fanno sentire bambino.  Per questo  la mostra si rivela molto vicina al mondo scolastico al mondo dell’infanzia dell’adolescenza.

Perché  il titolo Mare nero?
«Mare nero” è il riassunto, la sintesi estrema e surreale dei miei due grandi amori, la figura umana e il mare. A questo proposito, la poesia “l’uomo e il mare” di Charles Baudelaire  esprime  perfettamente il binomio “profondità marine” e  “profondità dell’animo umano” e risulta importante per sottolineare i miei sentimenti».

Lo sfondo nero che cosa rappresenta?
«Rappresenta la profondità. Infatti, più si scende in fondo al mare più la luce diminuisce con prevalenza delle tonalità azzurre, poi blu, fino a diventare buio totale “nero”. Tale sfondo rivela anche un certo disinteresse per  qualsiasi forma di panorama e ad esalta la solitudine e contemplazione del mio animo. Nel mio “Mare nero” molte delle figure non hanno gli occhi: questo permette all’opera di essere una composizione godibile nel suo complesso e di non essere considerata solo un ritratto»

Cosa cercare in queste opere?
«Si può visitare quindi la mostra pensando esclusivamente alle profondità marine, “o mare, nulla conosce le tue intime ricchezze” ed allora possiamo vedere conchiglie, meduse, cavalli marini, coralli, oppure si può visitare la mostra pensando alle profondità dell’animo umano. Per questo lascio libera interpretazione, e nulla aggiungo a quanto detto precedentemente, visto che come dice Baudelaire  “Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi» .

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Orari di visita fino al 28 ottobre: lunedì-venerdì  dalle 10.00 alle 12.30, quindi dalle 15.00 alle 19.00; il sabato dalle 10.00 alle 19.00; domenica dalle 10 alle 16.30. Il finissage è previsto per le 17.

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Pubblicato il 12 Ottobre 2018
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