Estorce soldi all’amico conosciuto in carcere, in manette 40enne
Vincenzo Murano è finito in carcere per aver preteso circa 7 mila euro da un 30enne. Una richiesta nata da una contravvenzione per guida senza patente
Due parenti, Cataldo e Alfonso, furono uccisi in una faida di ‘ndrangheta che insanguinò Legnano e Lonate Pozzolo nei primi anni 2000 e per la morte dei quali non è mai stato arrestato il colpevole. Cataldo fu ucciso a colpi di pistola e poi fatto ritrovare carbonizzato in un’auto, e Alfonso sempre a colpi di rivoltella nei pressi di casa sua.
Vincenzo Murano, invece, è stato arrestato dai Carabinieri di Busto Arsizio giovedì per estorsione ai danni di un amico col quale aveva condiviso la cella del carcere e l’acquisto di cocaina.
Proprio in una delle loro “gite” per acquistare stupefacenti i due erano stati fermati dalle Forze dell’Ordine a bordo della Mercedes di Murano guidata dalla vittima al quale era stata revocata la patente. Per i due era scattata una multa da 5000 euro che nessuno aveva pagato.
Quando il Murano ha ricevuto a casa la cartella per il pagamento della contravvenzione, nel frattempo salita a 7 mila euro, ha iniziato con le condotte estorsive nei confronti dell’ormai ex-amico condendo le richieste di minacce a lui, alla moglie e alla madre.
«Se non mi dai i soldi ti spacco», «ti ammazzo» , «Vengo lì e ti butto giù dal balcone» – erano le frasi che usava per convincere il 30enne a consegnargli i soldi. Tra agosto e settembre di quest’anno le richieste di danaro si sono fatte sempre più pressanti tanto da costringere la vittima e la famiglia a cambiare casa per evitare che il Murano potesse passare dalle parole ai fatti.
In un caso, infatti, Murano si era presentato ad un appuntamento con una pistola con lo scopo di intimidire la vittima e farsi dare ben più dei 300 euro che questi gli aveva portato. Alla richiesta di quanto avrebbe dovuto dare per essere lasciato in pace, il Murano aveva chiesto oltre 7 mila euro.
Di fronte a tali richieste il 30enne aveva deciso, insieme alla moglie e alla compagna, di denunciare tutto ai Carabinieri di Busto Arsizio che hanno messo insieme i tasselli della vicenda ed eseguito l’arresto di Vincenzo Murano in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip Nicoletta Guerrero.
Continua il giro di vite nei confronti della malavita lonatese dopo l’operazione Atlantic, che aveva scoperchiato un cartello di spacciatori legati al boss Emanuele De Castro e sgominato la rete di spacciatori nei boschi attorno al paese.
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