La cultura varesina riparte dalla stagione teatrale

Presentata la stagione di prosa finanziata dall'amministrazione comunale e con la direzione artistica di Andrea Chiodi. Alla base l'idea del teatro come "hub"

Varie

Sarà una stagione importante quella del teatro varesino e non solo per i grandi nomi che porterà in città. Dopo la presentazione della stagione lirica-sinfonica, questa mattina (mercoledì 10 ottobre) nel foyer dell’Apollonio è stata presentata la stagione di prosa: quattro appuntamenti che vanno ad inserirsi in un cartellone già ricco e che sono il tassello di un percorso culturale più ampio.

«Partiamo con una nuova avventura che definirei storica per questo teatro – ha spiegato il direttore Filippo De Sanctis -. L’amministrazione comunale finanzierà la stagione di prosa su un progetto su tre anni e questo è il punto di arrivo di un lungo percorso. Fin dall’inizio infatti, è stato dato avvio ad un percorso di collaborazione che ha aggregato diverse realtà e possiamo dire che da oggi, questo teatro inizia a vivere realmente».

Il direttore artistico della stagione di prosa sarà Andrea Chiodi – attore e regista varesino che in città ha portato, tra le altre cose, la fortunata rassegna di teatro al Sacro Monte – ma alla base c’è la volontà di coinvolgere tutte le realtà che si occupano di teatro: «il cartellone si chiuderà con due spettacoli proposti da Adriano Gallina, direttore della stagione Gocce che ha “casa” al Nuovo (Trascendi e Sali di Alessandro Bergonzoni e Cous Cous Klan della Carrozzeria Orfeo)continua De Sanctis -. Tutto questo è possibile grazie ad un dialogo continuo tra le parti che oggi fanno parte di un’organizzazione che vuole guardare al futuro».

Disegno che l’assessore alla cultura Roberto Cecchi ha fortemente voluto: «Non amo gli spot ma i progetti concreti che hanno una prospettiva, possono essere criticati ma sono necessari. Questa stagione di prosa può essere considerata una preview rispetto a ciò che succederà in futuro. Il confronto tra le realtà culturali voluto tra marzo e ottobre del 2017 ci ha permesso di capire quel era lo stato dell’arte e di arrivare, ad oggi, a proporre un progetto culturale che vuole portare ad un meccanismo di crescita e integrazione sociale: il fiorire del teatro è il fiorire di una città». Dello stesso parere il sindaco Davide Galimberti: «E’ il primo passo di un piano strategico approvato in consiglio comunale e che sta portando i suoi frutti con le realtà culturali inserite in un circuito e in sinergia. Varese non è una città facile da questo punto di vista ma oggi è necessario avere una progettualità culturale».

A prendere la parola è poi Andrea Chiodi, che sottolinea l’emozione per questa nuova avventura e l’entusiasmo per i primi risultati: «Abbiamo già 500 studenti prenotati per il primo spettacolo e 100 abbonamenti legati alla prosa ma vogliamo fare molto di più. Gli studenti di Varese oggi vanno a teatro a Lugano o al Piccolo di Milano, li vogliamo riportare qui e vogliamo che il teatro diventi un luogo vivo, aperto a tutti. Quest’anno presentiamo quattro spettacoli ma sono l’anteprima di ciò che vorremmo fare l’anno prossimo con dodici appuntamenti in cartellone, attività per le scuole, nomi internazionali e un restyling del foyer. Ma non solo. Vogliamo che questo teatro diventi luogo di produzioni teatrali e che quindi gli attori di questa città si possano confrontare e recitare con realtà più grandi. Da questo palcoscenico possono iniziare molte cose e anche altre collaborazioni, penso a Karakorum Teatro, a Teatro Giorni Dispari ma anche realtà d’eccellenza come Villa Panza».

LA STAGIONE DI PROSA 

La prima produzione teatrale varesina, in collaborazione con il Lac di Lugano è già iniziata. Da sei settimane il palcoscenico dell’Apollonio è “occupato” dagli attori che, per la regia di Emiliano Masala, debutteranno con “Sei personaggi in cerca di autore” di Luigi Pirandello nella serata di martedì 16 ottobre. In scena anche Alberto Astorri, volto della nuova generazione della scena italiana.

Martedì 18 dicembre invece, sarà la volta di Arlecchino Servitore di due padroni di Carlo Goldoni, per la regia di Valerio Binasco, «uno dei più autorevoli registi del teatro contemporaneo e lo spettacolo vede un cast guidato da Natalino Balasso e Michele Di Mauro».  La Bisbetica Domata invece, sarà in scena il 15 gennaio con la regia di Andrea Chiodi, «felice di portare un mio spettacolo qui. E’ una commedia tutta da ridere con un cast di primi attori giovani». L’ultimo spettacolo vedrà in scena Umberto Orsini con Il Costruttore Solness: «un grande attore che è felice di venire a Varese e di partecipare a questa preview di stagione». L’appuntamento è per giovedì 4 aprile, alle 21 con la Compagnia Orsini e il Teatro Stabile dell’Umbria.

Per maggiori informazioni sugli spettacoli, è possibile contattare la biglietteria del Teatro di Varese.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Ottobre 2018
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