Estate nel Varesotto

È magica la Varese che si scopre in treno (e basta un giorno)

Una giovane blogger polacca, che abita a Milano, racconta la sua scoperta della Città Giardino. Tra strade acciottolate, splendore inaspettato e immancabile caffè

Maria Dzięgielewska: una turista a Varese

«Come fate voi italiani, che tutto nel vostro paese è cosi magico? Strade acciottolate, bancarelle con caldarroste, una piccola edicola con due signori eleganti che gesticolano e semplicemente non puoi fare altro che guardare! Potrei stare ore in un bar in strada e fissare la gente che passa».

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Maria, una turista a Varese 4 di 21

Benvenuti a Varese. Città magica, vista con occhi che vengono “da fuori”: sono quelli di Maria Dzięgielewska, ragazza polacca trasferita a Milano, ma curiosa un po’ di tutto quello che sta intorno.

Maria Dzięgielewska: una turista a Varese

A Varese Maria ha dedicato un post sul suo blog. Ed è un perfetto racconto di come un turista di giornata vede la città, tra le atmosfere quasi intime del centro (certo più tranquillo e “familiare” di Milano), lo splendore inaspettato dei Giardini Estensi e le bellezze del lago, raggiunto tra l’altro a piedi, attraversando la periferia che man mano lascia il posto al verde e poi al blu dell’acqua. Ovviamente con molto Italian style, come nella foto dedicata al rito del caffè, consumato appena uscita dalla stazione.

Maria Dzięgielewska: una turista a Varese

Maria – che ha una attività artigianale – usa il weekend per scoprire la provincia di Lombardia, che stupisce per la varietà di paesaggi, spesso raggiungibili in treno in meno di un’ora (pensateci: in un raggio di cinquanta chilometri abbiamo città storiche come Mantova, i laghi prealpini, le colline con i vigneti e molto altro). «Come al solito siamo andati senza prepararci e di conseguenza abbiamo visto solo una piccola parte di ciò che Varese può offrire. In ogni caso, la città mi ha fatto una grande impressione positiva. Lo so che viaggiando in questo modo si possono perdere un sacco di posti bellissimi, però, vagare per la città mi piace molto di più che camminare con il naso sulla mappa. E sono molto fortunata di poter tornare quando voglio e vedere posti che prima mi sono sfuggiti». Basta un giorno per scoprirla, non basta un giorno per godersela fino in fondo. 

Il suo blog, in polacco e italiano, lo trovate qui, con tutte le foto

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 14 Ottobre 2018
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