Peter Mwashi porta l’esperienza di Smiles Africa al Teatro Nuovo

Sul palco del teatro olgiatese porterà l'esperienza di alcuni ragazzi della zona nella discarica più grande d’Africa diventata una comunità

Generico 2018

Il cinema Teatro Nuovo Area 101 di Olgiate Olona ospiterà giovedì la storia di Peter Mwashi, fondatore di Smiles Africa, un’associazione che aiuta i giovani delle baraccopoli di Nairobi (capitale del Kenya) ad uscire dalla povertà. L’appuntamento è per il 25 ottobre in via Belotti, alle 21, ingresso libero.

Peter Mwashi Litonde è un ragazzo nato e cresciuto a Korogocho, uno degli oltre 200 slums che circondano la capitale del Kenya, Nairobi. Uscire dalla trappola della povertà è l’ostacolo più arduo da superare quando ci si trova a vivere in un luogo quale una baraccopoli africana.
Peter ha avuto l’opportunità di crescere anche con la presenza e l’esempio del Comboniano padre Alex Zanotelli – che a Korogocho ha vissuto e lavorato per 13 anni – e di chi ha continuato la sua opera, divenendo un giovane leader e un punto di riferimento della comunità locale perché l’Africa si salverà con l’Africa e gli africani.

Sul palco del teatro olgiatese porteràl’esperienza di alcuni ragazzi della zona nella discarica più grande d’Africa diventata una comunità.

Dall’impegno e dal sogno di Peter è nata l’associazione “Smiles Africa”, fondata da giovani della comunità di Korogocho, con l’obiettivo di influenzare il cambiamento sociale lavorando con le persone più marginalizzate tramite azioni progettuali di accesso alla sanità, sostegno allo studio e alla formazione dei giovani, accesso alle informazioni attraverso campagne di sensibilizzazione, programmi di microfinanza ed educazione ai diritti umani.

Peter è la voce di un giovane di Koch, come chiamano la baraccopoli i suoi stessi abitanti, che ha voglia di raccontare e condividere quello che di bello e positivo si sta generando a Korogocho, con la tenace speranza di un popolo che sogna e crede nel cambiamento di un mondo più giusto per tutti.

Al link sottostante è possibile conoscere i progetti e le attività di Smiles Africa:
http://www.smilesafrica.com/index.html

KOROGOCHO
Korogocho è una baraccopoli che si estende su un’area di circa 1,5 km quadrati e la sua popolazione si aggira intorno alle 200 mila persone. Le persone pagano l’affitto per vivere sardinizzate in baracche di fango e lamiera, poiché il terreno sul quale si sviluppa la baraccopoli è di proprietà dello Stato.
La maggioranza delle donne della baraccopoli sono single mothers. Per i giovani che vivono in tale contesto uno dei rischi più frequenti è quello di intraprendere la vita in strada e diventare street children. Ragazzi che vivono di espedienti, abusando di alcol e droghe, compiendo furti e rapine e scavando tra i rifiuti dell’immensa discarica di Dandora, situata di fronte a Korogocho, dove i rifiuti dei ricchi divengono sopravvivenza maleodorante di ingiustizia per quelle che Zygmunt Bauman ha definito “vite di scarto”.
A un primo sguardo Korogocho è un luogo saturo di persone, puzza, violenza, insicurezza, alcolisti che vagano per le sue stradine polverose, frotte di bimbi che giocano tra le fogne a cielo aperto, non rispetto dei diritti fondamentali, esseri umani lacerati nella ricerca di dignità.
Ma Korogocho è anche un luogo dove una comunità dal basso, composta per la maggioranza da giovani, sta provando a immaginare e a dare forma a un’Africa che sia protagonista del proprio presente ma soprattutto del proprio futuro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Ottobre 2018
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