Rifiuti a Varese, torna la linea dura contro gli “sporcaccioni”

Telecamere antidiscarica, bollini sui sacchi mal differenziati: le proposte del presidente di Acsm Agam Ambiente, Fabrizio Mirabelli alla commissione ambiente del comune di Varese

Rifiuti abbandonati a Varese

Multe più salate per chi lascia rifiuti ingombranti in strada e sacchetto non ritirato per chi sbaglia a differenziare: torna la linea dura in Acsm Agam Ambiente, l’”erede” di Aspem dopo la fusione, guidata dal varesino Fabrizio Mirabelli. L’orientamento è emerso nel corso dell’ultima commissione consiliare ambiente e sport, presieduta da Paolo Cipolat.

Commissione ambiente con acsm agam
da sinistra: il presidente della commissione Cipolat, l’assessore de Simone, un rappresentante delle Gev, il presidente di Acsm Agam ambiente Mirabelli

«Varese, nel complesso, è una città molto rispettosa – ha spiegato il presidente di Acsm-Agam ambiente Fabrizio Mirabelli ai commissari – C’è solo una piccola minoranza di “sporcaccioni”, spesso sempre gli stessi, che le Gev spesso riescono pure a individuare e finiscono pure per beccarsi una denuncia per aggressione a pubblico ufficiale. Certo però che la sanzione comporta una cifra spesso irrisoria a fronte del lavoro che c’è dietro per “stanarli” e certamente non è un sufficiente “deterrente”. Si potrebbe valutare l’ipotesi di aumentarla, per garantire un maggiore rispetto delle regole».

Una proposta che, pur non essendo sottoposta a voto, non ha incontrato critiche nei membri della commissione. Anzi, ha ricevuto proposte che vorrebbero rendere più puntuali le “indagini” per scovare gli “sporcaccioni” come li ha definiti il presidente Acsm Agam Ambiente. «Non solo si tratta sempre dei soliti, l’impressione è che spesso si tratti sempre dei soliti luoghi: non potrebbe essere un’idea mettere della videosorveglianza in quelle aree, cosi da creare un altro effetto deterrente?» Ha domandato il infatti consigliere di minoranza Simone Longhini. Un consiglio che il comune di Varese, presente con Dino de Simone, si è segnato, ricordando che molto recentemente hanno fatto effettuare un intervento in uno dei parchetti dietro Belforte, per rimuovere un materasso e altri rifiuti ingombranti: «Mediamente, per questo genere di cose facciamo circa due interventi al giorno – ha sottolineato l’amministratore delegato di Acsm Agam Ambiente Pierpaolo Torelli – A volte su segnalazione, a volte semplicemente perchè i nostri operatori si accorgono della situazione e procedono in autonomia»

Commissione ambiente con acsm agam
da destra: Pierpaolo Torelli, Fabrizio Mirabelli

RACCOLTA DIFFERENZIATA: TORNA LA “LINEA DURA” PER RAGGIUNGERE IL 70%

Anche la raccolta differenziata, dopo aver raggiunto l’importante, quanto significativo, traguardo del 65% a Varese, può fare ancora di più, e si pone come prossimo obiettivo il 70% , con una consapevolezza: «Per migliorare dal 65% gli sforzi devono essere importanti, e l’impegno maggiore».

Per farlo, la società tornerà ben presto ai “bollini”: gli adesivi che segnalano come un sacco sia stato differenziato male, già attuato diversi anni fa. «Un metodo che terremo, senza sanzioni, per un paio di mesi, ma che poi verrà “sanzionato” con il mancato ritiro del sacco» ha spiegato Mirabelli. Un metodo che Varese, tra l’altro, non è la prima città a sperimentare: in altri comuni del varesotto (ad esempio quelli a guida Coinger) hanno usato questo metodo anni fa, con risultati importanti nella loro raccolta.

I RIFIUTI ALL’IMBOCCO DELL’AUTOSTRADA, UN PROBLEMA ANAS

Diverso è il caso dei rifiuti abbandonati sulla strada in uscita dell’autostrada: «Quello è brutto biglietto da visita per la città, ma è un problema a carico di Anas – ha spiegato Torelli – Non perchè ci sia cattiva volontà o scaricabarile, ma perchè i nostri operatori non possono procedere in sicurezza in quel punto, a meno che non si chiuda al traffico il punto stesso, e si faccia una convenzione specifica tra le due società»

Difficile pensare quindi che quel “brutto biglietto da visita” su cui tutti concordavano abbia una soluzione facile o immediata, salvo precisi accordi tra le due realtà.

RIPENSARE A UN NUOVO REGOLAMENTO DI IGIENE URBANA

Partendo dall’innalzamento delle sanzioni per gli sporcaccioni, un’altra, più completa ipotesi è emersa che potrebbe rivelarsi un importante “compito” per i consiglieri coinvolti: «Il regolamento di igiene urbana, che regolamenta i diritti e i doveri per chi espone e ritira i rifiuti, è fermo a fine anni ’90 – ha sottolineato l’assessore Dino de Simone – Stilare una bozza di nuovo regolamento da sottoporre al consiglio comunale potrebbe essere un compito importante e necessario per la commissione ambiente». Una proposta che questa volta si è segnata la commissione, visto che negli anni ’90 la sensibilità ambientale era profondamente diversa rispetto ad ora, come molto diverse erano le strutture che se ne occupavano.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Ottobre 2018
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