Vera Portatadino vince il Premio d’Arte Città di Treviglio

L’artista varesina ha conquistato la giuria vincendo il primo premio e la possibilità di realizzare una mostra personale

Arte - Mostre

L’artista varesina Vera Portatadino ha conquistato la giuria del Premio d’Arte Città di Treviglio, vincendo la quinta edizione, Andrea Bocca si è aggiudicato il secondo posto.

Le opere dei due artisti sono state scelte tra i 12 finalisti under 35 dal comitato composto da Sara Fontana (critico e storico dell’arte, curatrice del Premio), Diego Bergamaschi (collezionista), Ettore Favini (artista), Sara Fumagalli (curatore della GAMeC di Bergamo), Angiola Scandella Del Monte (collezionista), Federica Schiavo (gallerista), Juri Imeri (Sindaco del Comune di Treviglio), Giuseppe Pezzoni (Assessore alla Cultura del Comune di Treviglio), Elisabetta Ciciliot (Direttore del Museo Civico “Ernesto e Teresa Della Torre” di Treviglio).

“Giallo di Marte” è il titolo dell’opera di Vera Portatadino, un dipinto di piccolo formato che «Fa parte di una serie di recenti opere – come spiega l’artista – che nascono dall’interrogarsi su quale sia la specificità della pittura, in una realtà che accelera vertiginosamente verso il virtuale. La pittura è, per così dire, una forma di resistenza che, nel processo da me scelto, volutamente lento, fatto di velature e lavorazione della superficie, esibisce una tangibilità, anche sensuale, in contrasto con la smaterializzazione del reale ed esige una visione ravvicinata e attenta, suggerendo modalità contemplative all’opposto di una “fruizione-Instagram”».

Il soggetto del dipinto, delle bacche rosse appoggiate o disperse in uno spazio indefinito e in movimento, è ispirato ai dettagli botanici di certe pitture medievali e rinascimentali e allude alla presenza di una natura seducente e precaria allo stesso tempo, memento mori o reliquia di un ecosistema terrestre in fragile equilibrio o, ancora, immagine di un possibile tentativo di colonizzazione dell’inospitale terreno del Pianeta Rosso.

Il titolo trae ispirazione dal pigmento giallo di Marte, utilizzato per il fondo del quadro, su cui si adagiano o sono sospese piccole lingue bianche – petali di fiori sospinti dal vento o piccoli elementi organici visti al microscopio – e pulviscolo, nel tentativo di confondere il confine tra macro e microcosmo.

L’opera ha conquistato il premio acquisto del Comune di Treviglio, pari a 3mila euro, e l’artista avrà la possibilità di realizzare una personale nel 2019 presso la Sala Crociera del Museo Civico; mentre Andrea Bocca (Crema, 1996) si aggiudica l’altro premio acquisto, di 2mila euro, messo a disposizione da SanPaolo Invest e l’opportunità di allestire una personale nello Spazio SanPaolo Invest, sempre a Treviglio, nel 2019. Una menzione speciale è andata a Jacopo Martinotti (Milano, 1995), che gli permetterà di realizzare una mostra a The Blank Contemporary Art, a Bergamo, durante la prossima edizione di ArtDate.

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erika@varesenews.it
Pubblicato il 05 Ottobre 2018
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