Uccide la ex a Parigi, arrestato a Malpensa
L'uomo finito in carcere aveva ucciso pochi giorni prima, vicino a Parigi, la ex convivente sotto gli occhi della figlia di 8 anni. Stava cercando di scappare
Nella serata di venerdì la Polizia di Frontiera dello scalo aereo di Malpensa ha rintracciato un cittadino senegalese ricercato in campo internazionale per omicidio. Lo straniero si è presentato al controllo passaporti intento ad imbarcarsi su un volo diretto a Dakar esibendo un lasciapassare rilasciato dal Consolato Senegalese (documento che consente di rientrare nel paese di origine).
I poliziotti di frontiera ha approfondito, tramite la banca dati, la ricerca con le generalità riportate nel documento di viaggio, ed è risultato il soggetto titolare di un vecchio permesso di soggiorno del 2001 nonché destinatario di un provvedimento di espulsione nel 2002. L’ulteriore interrogazione effettuata nella Banca Dati Schengen (SIS) ha fatto emergere, sotto altre generalità, un mandato di arresto europeo, in quanto lo straniero era ricercato dalle autorità francesi per omicidio. La comparazione della fotografia diffusa dalle autorità francesi ha evidenziato una notevole somiglianza tra l’omicida ricercato ed il passeggero senegalese.
Lo straniero è stato quindi sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici e grazie alla comparazione effettuata dal Servizio Centrale di Polizia Scientifica con le impronte del ricercato, inviate dal collaterale organo di polizia francese, è emerso che il passeggero G.A., senegalese di 45 anni, in partenza per Dakar, era proprio l’omicida ricercato dalle Autorità francesi e intercettato nel tentativo di fuggire.
Pochi giorni prima, e precisamente la sera del 15 novembre G.A., in un condominio di Aubervilliers, una cittadina della periferia di Parigi, ha accoltellato la ex convivente, una connazionale, colpendola più volte al petto. La donna, morta per emorragia a causa delle ferite inferte, fù rinvenuta dalla Polizia in una pozza di sangue. L’efferato delitto è stato commesso alla presenza della figlia della donna, una bimba di soli 8 anni che, sentita dagli investigatori, aveva indicato nell’ex convivente della madre, padre del suo piccolo fratellastro, l’autore del fatto. Dalle indagini emerse che G.A. la sera del 15 si trovava nei pressi dell’abitazione della donna e subito dopo era scappato alla volta di Parigi da dove poi aveva raggiunto l’Olanda. Accertata la fuga l’autorità giudiziaria francese ha emesso il 18 novembre il mandato di arresto europeo.
Lo straniero è stato, quindi, tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio (VA) a disposizione della Corte d’Appello di Milano, autorità giudiziaria competente per l’estradizione.
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