Una banca, 6 aziende e gli ex manager per formare all’Isis Ponti i tecnici agrari 4.0

È nato un network territoriale che fa perno sull’istituto agrario per promuovere percorsi di formazione di nuovi tecnici agrari qualificati e preparati ad affrontare le nuove sfide professionali richieste da Agricoltura 4.0

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Una scuola, sei aziende, un’associazione di ex-manager, un progetto e una sfida: formare i tecnici agrari del futuro.

È un’idea ambiziosa quella che sta prendendo forma all’istituto di Agraria dell’Isis Ponti di Somma Lombardo nata, quasi per caso, proprio dalla voglia degli studenti di fare qualcosa per la propria scuola: trovare i finanziamenti necessari per acquistare gli attrezzi e ripulire il parco della scuola.

Da quella piccola intuizione è nato invece un progetto più ambizioso che ha messo al tavolo numerosi interlocutori e avviato un percorso di formazione che unisce le competenze degli ex-manager dell’associazione Sodalitas, le risorse della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate e il know how delle aziende Naturcoop, FAV, Igienica Cassanese, Autofficina Belli, BLab Italia e La Viscontina agriturismo. «La scuola deve vivere in profondo contatto e in relazione con il territorio perché la formazione dei giovani è necessariamente collegata con il mondo del lavoro», premette il dirigente scolastico dell’Isis Ponti, Giuseppe Martino.

L’obiettivo di questo network territoriale che fa perno sull’istituto agrario è promuovere percorsi di formazione di nuovi tecnici agrari qualificati e preparati ad affrontare le nuove sfide professionali richieste da Agricoltura 4.0, ma anche in grado di pianificare l’avvio di una start up.

Il primo progetto da cui tutto ha avuto inizio è partito quasi per caso la scorsa estate. «Sono stati gli stessi alunni che, volendo mettere mano alla manutenzione del parco dell’istituto, insieme con i docenti hanno promosso e organizzato una festa della scuola con l’obiettivo di raccogliere fondi per acquistare le attrezzature necessarie», spiega Paolo Cova, vicepresidente di Naturcoop. «In poche settimane siamo riusciti ad acquistare un trattorino rasaerba, una motozappa, due decespugliatori, un carrello e due carriole, oltre a vestiario, terriccio e materiali di consumo. Un totale di 8mila euro che ha permesso alla scuola di avere tutta la dotazione necessaria per la manutenzione del parco».

Il secondo progetto, che sarà invece realizzato a partire da dicembre, prevede lo studio e la realizzazione simulata di una start-up finalizzata all’utilizzo professionale della serra a partire dall’analisi di mercato fino alla parte finanziaria – creditizia.

Un’iniziativa di carattere imprenditoriale che vedrà gli studenti impegnati nello studio di un possibile sviluppo economico della serra che si trova all’interno dell’istituto sommese. «È un progetto di Impresa Formativa Simulata che porterà gli alunni alla realizzazione di una start-up in collaborazione con il corpo docenti e con Naturcoop», spiega Francesco Carvelli, manager volontario per la zona di Varese di Solidatas, fondazione non profit promossa da Assolombarda e composta da ex dirigenti di impresa che prestano la loro professionalità come volontari per la preparazione dei giovani. «I ragazzi saranno impegnati ad analizzare lo scenario di mercato, ad individuare la propria attività di impresa, scegliere il modello organizzativo e realizzare un vero e proprio business plan».

La fattibilità del progetto sarà quindi sottoposta alla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che valuterà la parte creditizia e la sostenibilità finanziaria. «I nostri esperti esamineranno il business plan per determinare la sostenibilità economica, quindi la possibilità di ottenere un finanziamento. È un intervento che si inserisce in un percorso di educazione finanziaria rivolto soprattutto ai giovani», dice il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «Come Bcc abbiamo risposto prontamente all’appello di Naturcoop, non solamente perché condividiamo i medesimi valori cooperativi, ma anche perché operiamo per la crescita del territorio. E un territorio, per guardare al futuro con fiducia, deve necessariamente partire dalle nuove leve, dai giovani di oggi che saranno i tecnici, gli imprenditori e i manager di domani».

«È il network il valore aggiunto di questa iniziativa», osserva il sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria. «La rete creata da scuola, imprese, fondazione e Bcc acquista ancora più valore perché caratterizzata da due elementi: innanzitutto i giovani, ai quali questi progetti sono dedicati affinché possano essere protagonisti del loro futuro. Non certo secondo, il territorio, perché la conoscenza porta sempre alla crescita della propria comunità».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Novembre 2018
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