Coltivatore e spacciatore in manette, più di 2 kg di erba sequestrata

Uno spacciava ai ragazzini delle scuole e nel parco della Magana, l'altro (gestore di un pub) la coltivava e la essiccava. I carabinieri li hanno arrestati

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Uno frequentava il parco della Magana e le uscite delle scuole con una certa assiduità ma non per portare il figlio o al parco o per andare a prenderlo a scuola, il suo interesse per i giovani era legato alla sua attività di spacciatore. L’altro, il fornitore, ufficialmente era il gestore di un pub di Cavaria con Premezzo, ma nel tempo libero si prodigava nella coltivazione di marijuana. Per questo sono finiti in manette insieme, nelle scorse ore, al termine di un indagine dei carabinieri.

Nelle scorse ore i militari della Stazione di Cassano Magnago li hanno arrestato entrambi perchè coinvolti in una rilevante attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso dei numerosi servizi finalizzati alla prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti,  svolti in particolare vicino alle scuole ed al parco della Magana, i Carabinieri hanno individuato un soggetto d’interesse operativo, che ha insospettito i militari perché spesso presente in quelle zone in diversi orari della giornata. I Carabinieri hanno quindi sottoposto a perquisizione domiciliare a casa dell’uomo, un 43enne di Cassano, rinvenendo 240 grammi di marijuana e 54 grammi di hashish.

I primissimi successivi accertamenti svolti dagli stessi Carabinieri durante la perquisizione hanno consentito di individuare, inoltre, con buona certezza, il “fornitore” dello stesso pusher, un 52enne di Cavaria con Premezzo, anch’egli incensurato, gestore di un pub di quello stesso paese. La perquisizione svolta a casa anche di tale soggetto ha consentito di rinvenire 2 kg di erba, una bilancia digitale, lampade e materiale vario per la coltivazione dello stupefacente.

L’intero ingente quantitativo di sostanza stupefacente è stato sequestrato.
Entrambi i soggetti sono stati tratti in arresto e trattenuti presso le camere di sicurezza in attesa del rito per direttissima.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Novembre 2018
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