Legambiente: “Perchè l’acqua del Ticino non migliora?”

Sabato 10 novembre visita al sistema depurativo di Sant’Antonino aperta anche ai cittadini per fare un punto della situazione sui problemi

depuratore sant'antonino lonate pozzolo

“Nonostante gli investimenti l’acqua del Ticino non migliora”. Lo sostengono Legambiente e il Coordinamento Salviamo il Ticino che invitano stampa e cittadini ad una verifica comune delle criticità sul luogo, il depuratore di Sant’Antonino Ticino. Per questo danno appuntamento per le 9.30 in località “Madonna in Binda” a Nosate (MI), nei pressi del Binda Bici Bar.

Sono circa 70 i depuratori – alcuni dei quali malfunzionanti – che scaricano direttamente o tramite recettori nel Ticino e impediscono il processo di miglioramento della qualità delle acque e il raggiungimento dello stato di balneabilità. Tra essi il depuratore di S. Antonino Ticino a Lonate Pozzolo che dal 2006 rilascia nel cosiddetto Fiume Azzurro e nel Naviglio liquami non conformi alle norme vigenti con grave danno all’ambiente.

L’impegno di Legambiente e Coordinamento Salviamo il Ticino non è mai venuto meno: “Abbiamo fatto diffide, esposti e denunce alla Procura che portarono al sequestro preventivo dell’impianto e ad una indagine giudiziaria che prevedeva una serie di adempimenti per migliorare la depurazione – ricordano Claudio Spreafico e Roberto Vellata, rappresentanti del Coordinamento Salviamo il Ticino – Purtroppo, malgrado gli investimenti pubblici di miliardi di lire prima e milioni di euro poi, i risultati attesi non si vedono ancora e anche quest’anno da agosto a fine ottobre quotidianamente il Ticino ed il Naviglio sono stati coperti da abbondanti schiume e le acque erano scure e maleodoranti con presenza di solidi sospesi”.

“Il percorso che ha portato ad un parziale ammodernamento del depuratore di Sant’Antonino – dichiara Lorenzo Baio di Legambiente Lombardia – è stato lungo e faticoso e di questo dobbiamo ringraziare il tavolo tecnico di Regione Lombardia al quale abbiamo partecipato come osservatori attivi. Però in questo processo ci siamo tristemente accorti di quanti errori e disfunzioni storiche siano collegate a questo impianto e mai risolte: le vasche di prima pioggia e di sfioro di Borsano a Busto Arsizio, mai realmente attivate, la fitodepurazione male o non gestita e le vasche di laminazione del torrente Arno, attualmente piene di rifiuti. Chiediamo a Regione Lombardia di proseguire nel presidio attivo di questo impianto per risolvere alla radice e definitivamente questa situazione e ad Arpa una relazione puntuale sullo stato di depurazione del bacino del fiume Ticino per evidenziare chiaramente le ulteriori criticità da tenere monitorate ”

Per questo motivo e per verificare personalmente la situazione, Legambiente e Coordinamento Salviamo il Ticino invitano stampa e cittadini nella mattina di sabato 10 novembre a visitare il “Sistema di depurazione di Sant’Antonino” con il seguente programma:

ore 9.30 – ritrovo in località “Madonna in Binda” a Nosate (MI) c\o Binda Bici Bar

ore 10.00 – visita alle tre vasche di spagliamento (28 ha)

ore 11.00 – visita alle vasche di fitodepurazione.

ore 11.30 – termine visita

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Novembre 2018
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