Ragazzi in cattedra alle medie: spiegano i diritti ai più giovani

Hanno tra i 14 e 18 anni i Peer educators che questa mattina hanno incontrato 170 ragazzi delle medie di Viggiù Saltrio e Clivio per la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

Generico 2018

Una decina di ragazzi delle superiori in cattedra nell’aula magna delle medie di Viggiù per raccontare ai più giovani i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, celebrati oggi in tutto il mondo.

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Viggiù: la Giornata dei diritti alle scuole medie 4 di 12

Questa mattina circa 170 ragazzini delle medie di Viggiù, Saltrio e Clivio hanno incontrato, divisi in due gruppi, dei peer educators: una decina di ragazzi un po’ più grandi, tra i 14 e  18 anni, che partendo dal progetto “#pontedidiritti2punto0”, hanno messo a punto un vero e proprio programma di peer education volto alla condivisione di valori tra giovanissimi.
Tutto è nato lo scorso anno con la pubblicazione del libro “S-tralci di vite”, di Elena Crestani e Damiano Daolio (edizioni Erickson live): 14 narrazioni ed illustrazioni sulla migrazione minorile, cui fanno da sfondo i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ratificati nel 1989  dall’Assemblea delle Nazioni Uniti e sottoscritti oggi da tutti i paesi del mondo (eccetto Usa e Somalia).

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La serata di presentazione del libro, l’anno scorso in biblioteca a Viggiù, è stata l’occasione per lanciare un nuovo progetto di alfabetizzazione digitale centrato sul tema dei diritti aperto ai ragazzi delle superiori.

«A partire dal mese di marzo ci siamo trovati regolarmente in biblioteca con un gruppo di dieci ragazzi delle superiori, che sono stati sempre molto determinati attenti e partecipi nel ragionare, leggere, guardare video, proporre e produrre materiale in materia di diritti e inclusione – spiega la pedagogista Elena Crestani che ha seguito il gruppo -L’obiettivo sociale era costruire un “ponte di diritti” che dalla Valle dei Mulini potesse raggiungere anche i centri di accoglienza tutelati dall’Unicef, partner dell’iniziativa».

«Siamo molto orgogliosi di questo progetto e del gruppo di lavoro che si è creato – commenta la giovane neo presidente del comitato Unicef Varese, Caterina Rossi – lavorare nelle scuole è il nostro obiettivo, abbiamo tante idee e tanti progetti. E cerchiamo volontari!».

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Pubblicato il 20 Novembre 2018
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