Salita notturna del Soccorso Alpino per allestire un ”ospedaletto” a Monteviasco
45 minuti di camminata a pieno carico con attrezzature del perso di 50 chili per assicurare un pronto intervento ai residenti in caso di difficoltà dell’elisoccorso
Lampada frontale, sudore e fatica, passo di montagna e testa bassa su 1200 scalini per arrivare dalla base della funivia a Ponte di Piero fin lassù, a Monteviasco.
Che arrivassero non c’era dubbio, perché la mini spedizione di assistenza era condotta da esperti scalatori, uomini del CNSAS, il Soccorso alpino, che hanno dotato la piccola frazione di montagna a quasi mille metri, nel Luinese, al confine con la Svizzera, di tutto il necessario per operare un soccorso in emergenza.
L’allestimento di questo piccolo posto avanzato si è reso necessario dopo la tragedia avvenuta lunedì scorso quando trovò la morte Silvano Dellea, il vigile di Maccagno con Pino e Veddasca, appassionato della funivia per la quale stava effettuando delle manutenzioni.
Dopo il fatto l’intera struttura è stata posta sotto sequestro dalla procura della repubblica di Varese che sta eseguendo le indagini.
Ferma è anche la teleferica di servizio per il trasporto delle merci.
Quindi al Soccorso Alpino non è restata che la strada dei gradini per raggiungere la sommità e portare una barella, alcune funi, e il necessario per un intervento medico di trasporto a piedi.
Attorno alla comunità di Monteviasco, che conta una decina di residenti, oltre al cordoglio per la grave perdita di Silvano Dellea (originario del paese sebbene abitasse poco più a valle, a Dumenza) si è mossa anche l’ideale vicinanza delle istituzioni, che hanno fatto fronte all’accesso alla frazione, medesimo problema che si pose qualche tempo fa quando per una stagione l’impianto rimase chiuso per consentire i lavori di ristrutturazione e ammodernamento della funivia a cabina unica.
Quindi in caso di urgenza medica è presente a Monteviasco un punto di approdo e atterraggio per elicotteri di soccorso anche con tecnologia di lettura strumentale notturna: quindi il paese è sempre raggiungibile. Soreu Laghi, Aat Varese, Ats Insubria, carabinieri, Finanza, polizia di frontiera e vigili del fuoco sono pronti ad ogni evenienza. Rimane naturalmente l’incognita di aver a che fare con un luogo di montagna, con tutte le variabili che ciò comporta, come l’ipotesi di non aver a disposizione l’elisoccorso. In questo caso il Soccorso Alpino è in grado di raggiungere Monteviasco in un’ora: 30 minuti con veicolo di soccorso fino a Ponte di Piero, altri 30 di corsa – poiché senza carico perché già portato “in quota” giovedì sera – per i 500 metri di dislivello necessari.
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