Un chiosco anche nei parchi di periferia? “Agevoleremo i privati che vogliono investire”
Il Comune ha lanciato la operazione "Adotta un parco", invitando i privati a prendere in gestione aree verdi cittadine. Sei i parchetti interessati, uno in centro e cinque in zone residenziali

Il Comune di Gallarate cerca nuovi partner privati per la gestione delle aree verdi. L’iniziativa si chiama “Adotta un parco”: l’ente è pronto ad affidare a un privato – società, cooperative o anche associazioni – sei spazi verdi della città, per lo più in zone periferiche e residenziali.
Le ragioni sono spiegate nella determina con cui il Comune ha lanciato l’appello: “Il procedimento di assegnazione a privati di dette aree, mediante la procedura di sponsorizzazione, determina per l’Amministrazione Comunale un vantaggio economico in quanto l’allestimento a verde e la successiva manutenzione possono essere realizzati a costo zero“, a carico del privato, mantenendo ovviamente l’uso pubblico.
Di quali aree parliamo, a Gallarate? Sono sei: sono i giardinetti di quartiere di via Aosta ai Ronchi (nella foto), di via Campi a Madonna in Campagna-Villaggio Sant’Andrea, via Cascina Colombo/via Bachelet sempre a Madonna in Campagna, via Generale dalla Chiesa a Cedrate, via Pietro da Gallarate (parco Marinai d’Italia). Un po’ diverso l’ultimo caso, quello del parchetto di via Trombini, area verde centralissima (l’unica dentro all'”esagono”, la zona più antica del borgo) e con caratteristiche storiche, essendo stata realizzata nella prima metà del Novecento.
Perché un privato dovrebbe investire? Magari per pubblicità e per mettere in evidenza il proprio brand. Ma non solo: «Agevoleremo ogni inserimento anche commerciale» spiega l’assessore ai lavori pubblici Sandro Rech. «Sempre nell’ottica di coinvolgere i privati nella gestione della cosa pubblica, potremmo pensare all’inserimento di piccole strutture da usare ad esempio per un punto ristoro. Ovviamente non penso a via Trombini, ma ad esempio ad un parco come quello di via Aosta a Ronchi». In questo senso, dunque, qualche nuova area verde potrebbe aver un punto ristoro, che si affiancherebbe a quelle già previste al Parco Bassetti (l’edificio dovrebbe finalmente vedere la luce, poi ci sarà il bando per la ricerca di un gestore) e in via Torino, dove una nuova struttura dentro ai giardini pubblici dovrebbe sostituire il chiosco “storico” all’angolo con viale Milano demolito lo scorso anno.
Già in passato il Comune – ai tempi dell’amministrazione Guenzani – aveva cercato gruppi di cittadini e associazioni che si prendessero cura dei parchi, con scarso successo. Adesso l’approccio sembra più orientato ai privati: il Comune ha creato lo scorso anno una struttura interna dedicata proprio a fundraising e ricerca di risorse esterne.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Woldetensae, dalla maglia della Openjobmetis alla tuta degli spalatori di fango in Romagna
Felice su Blitz antidroga in Valcuvia: osservati i clienti in provinciale, arrestati quattro spacciatori nel bosco di Cuvio
elenera su Uno sciame d'api trova "casa" su due bici, davanti al tribunale di Varese arrivano i vigili del fuoco
elenera su Riapre a metà la bretella autostradale di Varese, i lavori di largo Flaiano continuano con meno disagi
Ambro Ribo su Riapre a metà la bretella autostradale di Varese, i lavori di largo Flaiano continuano con meno disagi
elenera su Varese celebra gli insetti impollinatori con aiuole e aree fiorite
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.