Al via la riforma della dote unica lavoro fase III

Parti sociali e Regione hanno condiviso gli indirizzi fondanti delle nuove misure rivolte ai disoccupati lombardi: maggiore attenzione alle persone più difficili da ricollocare

palazzo regione lombardia

Il 3 dicembre scorso le parti sociali e Regione Lombardia (assessorato Istruzione Formazione Lavoro) hanno sottoscritto gli indirizzi fondanti per la Dote unica lavoro (DUL) Fase III, il principale strumento regionale di politica attiva del lavoro, riformata per il periodo 2019-2020.

Il documento conferma la volontà delle parti di garantire il diritto a una politica attiva a tutti i disoccupati e inoccupati lombardi e di modularlo in relazione alle difficoltà e alle esigenze di ciascuno nella ricerca del lavoro. Cgil, Cisl e Uil Lombardia esprimono soddisfazione per il lavoro svolto che ribadisce la volontà comune di dare continuità alle politiche attive in Regione Lombardia, in integrazione virtuosa con le misure nazionali.

Gli indirizzi sottoscritti confermano la collaborazione del sistema pubblico e di quello privato nell’offerta dei servizi al lavoro, a garanzia della loro efficacia e diffusione capillare sul territorio.
I cambiamenti introdotti tengono conto della necessità di rivedere i parametri di spesa, anche in considerazione del fatto che la Lombardia è quasi giunta al termine della programmazione 2014/2020, del diverso contesto socio-economico rispetto agli anni passati, delle iniziative di politica attiva assunte a livello nazionale e dell’esperienza fatta in questi anni.

È stata quindi valorizzata la complementarietà tra la DUL, strumento di politica attiva regionale, l’ADR (assegno di ricollocazione) strumento di politica attiva nazionale, GG (Garanzia Giovani) strumento di politica attiva per i giovani, evitando inutili sovrapposizioni e introducendo positive integrazioni.

ADR sará indirizzato ai disoccupati in NASPI da almeno 4 mesi e ai lavoratori in CIGS.
GG si rivolge ai giovani fino a 29 anni. DUL copre tutti gli altri disoccupati e finanzia la riqualificazione dei lavoratori in CIGS che non ricorrano all’ADR. Nel caso però dovesse venire meno o essere modificata qualcuna delle misure nazionali, è impegno delle parti adeguare tempestivamente la DUL, perché in Lombardia sia comunque garantito senza discontinuità un adeguato servizio di supporto ai disoccupati.

È stato finalizzato maggiormente l’uso delle politiche attive regionali nei confronti dei disoccupati con maggior difficoltà di ricollocazione, tenendo conto anche delle diversità di genere. Nonostante il miglioramento del tasso di occupazione di questi ultimi anni, permangono infatti situazioni di maggiore criticità.

In questo ambito, risulta importante la riconferma di una “premialità” più alta rivolta agli operatori del mercato del lavoro che ricollochino con contratti stabili. Sono state semplificate le procedure di attivazione della DUL, diminuendo il lavoro burocratico degli operatori e migliorando di conseguenza l’accesso ai servizi dei cittadini.
La nuova programmazione entrerà in vigore nel mese di gennaio 2019 e sarà oggetto di monitoraggio trimestrale da parte delle organizzazioni firmatarie dell’avviso comune.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Dicembre 2018
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