Avanti fino al 2027, la Regione “benedice” il nuovo piano industriale di Accam

I vertici di Accam hanno presentato in regione i nuovi piani per l'inceneritore. L'assessore Cattaneo: "Azioni di miglioramento per una maggiore tutela del territorio con attenzione alla salute di tutti"

accam

Dopo aver incassato quello dei soci il nuovo piano industriale di Accam riceve il via libera anche dalla Regione. L’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha infatti incontrato mercoledì 12 dicembre a Palazzo Lombardia i vertici dell’inceneritore di Busto Arsizio per permetter loro di illustrare il nuovo progetto che posticipa la fine dell’attività al 2027.

Su questo tema l’Assessorato ha ribadito che non sussistono problemi di tipo autorizzativo perché Accam è soggetto ad autorizzazione ambientale valida fino al 2027. In ogni caso comunque a seguito dell’approvazione da parte della Commissione europea delle nuove disposizioni sulle migliori tecniche disponibili (Bat) dall’inizio del 2019, sarà necessario un aggiornamento delle autorizzazioni a cui verranno sottoposti tutti i 13 temovalorizzatori lombardi così come previsto dalle normative europee. All’incotro erano presenti anche i I tecnici di Arpa che hanno confermato come dalle attività di controllo, svolte sempre in tempo reale 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno, non emergono particolari criticità né motivi di allarme. L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ha comunque sottolineato come allo stesso tempo è necessario mantenere un’attenzione costante alla gestione dell’impianto specialmente ora che è maturata la volontà da parte della società di procedere con la gestione diretta dell’impianto dal 2021.

“Da parte di Accam -si legge in una nota- è stata manifestata la volontà di proseguire sulla strada di maggiori investimenti, in aggiunta a quelli già implementati come il sistema di abbattimento fumi che ha permesso la riduzione delle emissioni complessive e interventi sulla caldaia“. Tra queste spiccano il recupero di parte del materiale degli ingombranti nell’ottica dell’economia circolare, l’utilizzo di una parte della produzione di energia elettrica per l’alimentazione dei veicoli elettrici impegnati nella raccolta dei rifiuti e l’ipotesi di dotarsi delle infrastrutture necessarie lo smaltimento dei fanghi da depurazione.

«Un incontro positivo -ha commentato l’Assessore Cattaneo- in cui sono stati illustrati i contenuti delle attività di Accam. Reputo
particolarmente positivo l’impegno da parte della gestione a garantire azioni di miglioramento che vanno nella direzione di una maggiore tutela del territorio con attenzione alla salute di tutti». Un cambio di rotta, quello di Regione Lombardia, abbastanza radicale: nel 2015 l’ex assessore Terzi brindò alla decisione di chiudere l’impianto, sottolineando il fatto che quella lombarda fosse la prima regione in Italia a spegnere un inceneritore.

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Pubblicato il 12 Dicembre 2018
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