Comi riporta nell’agenda europea i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione

La commissione mercato interno e protezione dei consumatori del Parlamento europeo ha approvato la relazione sui ritardi di pagamento redatta dalla parlamentare di Forza Italia

lara comi

La commissione mercato interno e protezione dei consumatori del Parlamento europeo ha approvato la relazione sui ritardi di pagamento redatta dalla parlamentare di Forza Italia e vicepresidente del Gruppo PPE Lara Comi.

“I ritardi di pagamento sono la causa di un fallimento su quattro nell’Unione europea. Vogliamo mettere fine a questa pratica dannosa che ha un effetto negativo sullo sviluppo delle imprese europee, in particolare le PMI” ha detto Lara Comi.

Nella relazione si propone di migliorare il comportamento in materia di pagamenti nell’UE attraverso una combinazione di misure giuridiche e volontarie e invita gli Stati membri a promuovere l’attuazione della direttiva sui ritardi di pagamento in tutte le sue parti.

In Italia in particolare il problema riguarda i pagamenti della Pubblica Amministrazione, che vengono saldati in media a 104 giorni, contro una media UE di 47 giorni, mentre la direttiva fissa in un massimo di 60 giorni il termine di pagamento nelle transazioni commerciali.

“La direttiva sui ritardi di pagamento dal 2011 in pratica sta funzionando, ma si deve fare di più. Proponiamo misure correttive non vincolanti che migliorerebbero il comportamento imprenditoriale e consentirebbero una maggiore consapevolezza per le imprese, in modo da avere conoscenza dei loro diritti e poter beneficiare di questa legge comunitaria”.

La relazione invita gli Stati membri a tenere i problemi relativi ai ritardi di pagamento al centro dell’agenda politica e a scoraggiare comportamenti commerciali dannosi. Si invita inoltre le autorità a fornire maggiori informazioni e formazioni ai nuovi imprenditori, in particolare alle PMI, in materia di gestione del credito e delle fatture e a incoraggiare e migliorare i controlli, rendendoli più rigidi, in particolare presso le grandi imprese, nonché il ricorso a sanzioni amministrative.

Il Parlamento europeo discuterà la relazione nella sessione di gennaio 2019.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Dicembre 2018
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