Il “Dietro le quinte della Grande Guerra” svelato ai ragazzi
Gli studenti delle superiori all'Apollonio celebrano i 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale con lo spettacolo "Palle girate e altre storie" di Michele D'Andrea
Dalla poesia di Ungaretti a Fantozzi, dall’amore al terrorismo: un percorso ricco di spunti di riflessione, riferimenti, curiosità e anche qulache risata quello scelto da Michele D’Andrea per raccontare la Prima Guerra Mondiale ai ragazzi delle scuole superiori di Varese, riuniti all’Apollonio nella mattinata di martedì 4 dicembre.
Lo ha fatto con lo spettacolo che prende spunto dal suo libro omonimo “Palle girate e altre storie. Dietro le quinte della Grande Guerra”. Un monologo arricchito da foto e filmati storici, diapositive, spezzoni di film, immagini e canzoni, suonate e cantate dal vivo con l’accompagnamento di un chitarrista sul palco. Le canzoni tradizionali degli alpini certo, ma anche quelle più goliardiche e popolari con cui la generazione che ha vissuto quella tragedia cercava di fare del sarcasmo, per andare avanti e sdrammatizzare la distruzione immensa della guerra.
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Una guerra finita cento anni fa, lontanissima dai ragazzi nati nel nuovo millennio e che D’Andrea cerca di avvicinare alla storia trovando punti in comune con i giovani che vissero le trincee, svelandone le vite normali, “fatte di sogni, di sport e sentimenti, spazzati via dalla guerra. A milioni“, Questo ha raccontato l’attore dal palco mostrando i numeri: 17 milioni di morti ammazzati, tra militari e soprattutto tra i civili, e le vittime salgono a 65 milioni se si contano anche le persone uccise dell’influenza spagnola, resa letale dalle condizioni di estrema miseria della popolazione.
Ad accogliere i ragazzi a Teatro il sindaco di Varese Davide Galimberti e il prefetto Enrico Ricci, che hanno presentato lo spettacolo come l’ultimo appuntamento tra quelli promossi dagli Enti per celebrare i cento anni dalla fine del primo conflitto mondiale.
A sostenere l’iniziativa anche l’Ufficio scolastico regionale, Esercito, Forze di polizia e Associazioni di Arma che hanno allestito nel foyer una mostra di cimeli e divise d’epoca con il contributo del Carosello Storico 3 leoni.
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