Libero l’amministratore delegato di Eolo: “Accusati da un concorrente”
L'ad dell'azienda di servizi internet era ai domiciliari da martedì scorso dopo che il gip del Tribunale di Busto Arsizio aveva disposto per lui la misura cautelare
Luca Spada, amministratore delegato di Eolo, è di nuovo un uomo libero. Dopo aver passato una settimana agli arresti domiciliari, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, Piera Bossi, ha deciso che non ci sono più i presupposti per la custodia cautelare in quanto non vi sarebbe pericolo di fuga, inquinamento delle prove o reiterazione del reato. Il pm aveva dato, proprio per tale motivo, parere favorevole dopo l’interrogatorio di garanzia che si è svolto venerdì.
LA VICENDA
Luca Spada è indagato, insieme ad altri collaboratori, per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e furto di radiofrequenze non assegnate commessi attraverso la sua azienda di internet provider, Eolo, una realtà tutta italiana che fornisce connessione internet attraverso ripetitori e antenne che comunicano con i segnali radio. I fatti contestati dall’allora sostituto procuratore bustocco Nicola Rossato (oggi trasferitosi a Milano) risalgono a circa due anni fa.
Ora Spada passerà al contrattacco e già punta il dito contro il concorrente principale di Eolo, la società Linkem, che avrebbe fatto diversi esposti e segnalazioni contro Eolo.
Le prime dichiarazioni di Luca Spada sulla sua pagina facebook
Torno uomo libero dopo 1 settimana di privazione della cosa più preziosa che un uomo ha: la libertà personale, sancita e protetta dal tredicesimo articolo della nostra Costituzione della Repubblica Italiana.
Sono stato accusato dal Sig. Davide Rota, Amministratore Delegato della Linkem Spa, nostro noto CONCORRENTE, di furto e impossessamento di frequenze radio (!!!) e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Per me è un’accusa pesantissima. Proprio per me che ritengo di aver servito per 25 anni il nostro Stato con dedizione, umiltà e rigore etico.
Rigetto nella maniera più assoluta queste ignobili accuse che ledono la mia dignità personale, la mia reputazione e quella dell’azienda che ho l’orgoglio di aver fondato e gestito.
Per me il rispetto dello Stato è Sacro e il solo pensiero che qualcuno pensi che io l’abbia danneggiato mi fa rabbrividire.Fornirò ogni altra spiegazione in conferenza stampa alle ore 17:00 odierne presso EOLO SpA in Busto Arsizio.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE alle tantissime persone amici, imprenditori, politici, clienti di EOLO e la mia famiglia che con l’hashtag #iostoconluca mi hanno sostenuto in questa difficile settimana.
La vostra energia mi ha aiutato tantissimo. Non vedo l’ora di ringraziarvi personalmente uno ad uno.
Vi voglio bene.
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