“Niente fondi europei? Il sindaco doveva pensarci prima”

Pietro Romano, legale delle famiglie sfrattate, commenta il mancato recupero di risorse straordinarie dai fondi per rom e sinti: "Aveva deciso da mesi lo sgombero, doveva attivarsi prima con i bandi". Prime spese per lo sgombero: 6100 euro

Sgombero del campo sinti

«Il sindaco ha deciso ad aprile lo sgombero, l’ha fatto a novembre, ma intanto non ha pensato a recuperare fondi per gestire la situazione». Pietro Romano, nella sera in cui le famiglie sfrattate sono rimaste senza cena, non può che sottolineare così la notizia che il Comune – come ufficializzato mercoledì pomeriggio – non ha trovato risorse disponibili da bandi europei.

«Certo, si muovono adesso che siamo in emergenza. Il problema che lo sapevano da mesi» continua Romano, che da legale delle famiglie sfrattate, fa sapere che né lui né le famiglie aderiscono alle mosse di Marcello Zuinisi, che promette una manifestazione sotto il municipio per lunedì.

Al centro c’è invece la questione delle risorse, quelle per affrontare il destino delle famiglie sfrattate, ma anche perché lo sgombero non pesi sulle tasche dei cittadini (a margine: sono state pubblicate le delibere per il pagamento di alcuni servizi durante lo sgombero, per 6mila euro, cui si aggiungono altre migliaia di euro per buoni pasto, su cui si può fare una valutazione meno certa). «Si son dimenticati di chiedere i fondi europei prima, ma il Comune dovrà pagare lo stesso». Il riferimento è sempre quello: la “circolare Piantedosi” del Ministero dell’Interno, che dice che “sarà cura degli enti preposti […] individuare le soluzioni che possano permettere via via di sostenere i percorsi d’inclusione sociale  delle persone in situazione di fragilità, anche all’interno di complessive strategie d’intervento condivise dalle Regioni”. È da questo passaggio che secondo il legale delle famiglie deriva l’obbligo del Comune a ricercare fondi e garantire l’inclusione degli sfrattati.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 06 Dicembre 2018
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