Picchiato brutalmente per aver chiesto ai ragazzi sdraiati di alzarsi dai sedili
È successo sulla Lecco Milano venerdì mattina, su un treno affollato di pendolari. Tre giovani, bloccati da un agente della Polfer, denunciati per lesioni aggravate
(immagine di repertorio)
Sono stati processati per direttissima questa mattina, sabato 1 dicembre, i tre giovani denunciati per aver picchiato selvaggiamente un uomo sul treno.
Il pestaggio è avvenuto ieri mattina, venerdì 30 novembre. Sul treno pendolari che da Lecco raggiunge Milano Garibaldi, un italiano di 55 anni ha chiesto a un gruppo di giovani che stava dormendo sdraiato sui sedili di sedersi per lasciar liberi i posti. La richiesta ha scatenato la ferocia del gruppo: tre dei 5 giovani, di 18 23 e 25 anni di nazionalità italiana, hanno iniziato a picchiare furiosamente l’uomo sotto gli occhi atterriti della moglie e degli altri passeggeri.
Solo l’intervento di un agente della Polfer fuori servizio ha evitato conseguenze ben più gravi. L’agente è riuscito faticosamente a contenere l’aggressore più violento e a tenere a bada i compagni, chiamando nel contempo i rinforzi. Prima di essere trascinato giù dal treno, uno dei giovani è riuscito a colpire nuovamente la vittima che ha riportato la frattura dell’orbita oculare e ne avrà per 25 giorni.
I tre sono stati arrestati e processati con l’accusa di lesioni aggravate mentre altri due giovani, una ragazza e un romeno di 21 anni, unico straniero, sono stati denunciati a piede libero.
«La frequenza, la gravità, la ripetitività delle aggressioni sui treni attorno a Milano e in Lombardia ci devono portare a una seria riflessione. Le misure adottate non bastano più» ha commentato Riccardo De Corato Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia.
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Sono stati processati e poi? Sono gia’ a casa a farsi coccolare da mama`che difendera’ la creatura nella prossima trasmissione TV spazzatura? Un treno affollato di pendolari e nessuno e’ intervenuto in difesa? Per fortuna c’era l’agente Polfer se no che facevano lo ammazzavano sotto gli occhi di tutti? Siamo pronti a sparare al negro, ma fra italiani si puo’ fare di tutto.
A volte anche se si è certi di poter gestire certe situazioni si rimane paralizzati di fronte ad un episodio di violenza soprattutto se così improvviso e brutale. Quindi posso capire che molti pendolari non siano intervenuti.
Sono d’accordo con lenny54, la società di oggi è il frutto di 30 anni di TV spazzatura e di un atteggiamento votato al non rispetto endemico delle regole. Un po’ di Grande Fratello, Reality Canori ed Isola dei Famosi, ogni giorno, per decenni, ed ecco che cresce una generazione di inetti che mira ad avere tutto e subito, che passa giornate trascinandosi o ciabattando qua e là, su e giù dai treni, cercando di procurarsi la dose di mariuana quotidiana.
Nel frattempo in questi giovani la rabbia latente cresce e basta un effimero pretesto per farla dirompere senza freni.
Probabilmente lo stesso pestaggio lo avrebbe subito il capotreno se fosse passato a controllare i biglietti. Questa purtroppo è gente che verrà difesa da genitori urlanti, verrà accomodata da una società sempre pronta a trovare scusanti e giustificazioni in un onda oramai vomitevole di buonismo genitoriale.
L’Italia sta diventando un tutto contro tutti. Voglio mettere solo in guarda che quando finirà il pretesto immigrati e “colorati” in generale si passerà direttamente agli italiani e questo episodio è proprio un primo indizio di questo tumore sociale che sta emergendo. L’unica cosa da farsi sarà quello di augurarsi di stare dalla parte “benefica” e “favoritaria” di un popolino urlante e con dolori di pancia sempre più evidenti. Il giorno in cui i pretesti finiranno, i gay saranno eradicati, i neri espulsi, gli immigrati buttati in mezzo ad una strada, le coppie non sposate in chiesa disconosciute, il giorno in cui i diritti civili conteranno quanto carta straccia vuoi che il popolo al suono di urla e forconi non si inventi qualcos’altro? Magari incominceranno a dare la caccia a quelli con i capelli rossi come si faceva nel Medioevo credendo fossero vittime di malefici del demonio, il tutto favoreggiati da una classe politica che quando parla usa i toni della violenza e del dileggio.
Più che salvarci dagli immigrati qualcuno salvi gli italiani dagli italiani stessi.