Qualità della vita, Varese 45esima provincia in Italia

Varese guadagna 12 posizioni in un'anno nella nuova classifica del Sole 24 Ore. I risultati migliori sono all'interno della categoria di "ricchezza e consumi", i peggiori quelli economici

Varese vista dall'alto

Varese è la 45esima classificata nella nuova classifica del Sole 24 ore sulla qualità della vita. L’indagine del quotidiano economico scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione della vivibilità urbana tramite 42 parametri per ciascuna provincia (107 in tutto) suddivisi in sei macro aree tematiche (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Cultura e tempo libero), riferiti all’ultimo anno appena trascorso.

È Milano a vincere la 29ª edizione dell’indagine, svettando negli indicatori reddituali, di lavoro e per i servizi. Al primo posto per depositi in banca pro capite, celebra un buon tasso di occupazione e vince l’iCityrate 2018 come migliore smart city. Anche la cultura sale sul podio, con la spesa media dei milanesi al botteghino. Tra i punti deboli la sicurezza (scippi, borseggi e rapine) e l’indice di litigiosità nei tribunali. Al secondo e terzo posto si piazzano Bolzano, in risalita dalla quarta posizione del 2017, e Aosta, in discesa di una posizione dallo scorso anno.

Per quanto riguarda la nostra provincia i risultati migliori sono all’interno della categoria di “ricchezza e consumi”, dove la provincia di Varese si piazza al sesto posto complessivo. Tra depositi bancari, PIL o canoni d’affitto quello che emerge in questo gruppo di dati è la grande passione per viaggi e turismo: a Varese si spendono 1.160 euro pro capite, posizionando la provincia sul secondo gradino del podio. Categoria peggiore è quella della “cultura e tempo libero” dove Varese arriva al 90esimo posto su 107.

Sul settore economico la provincia arriva 61esima per quanto riguarda “affari e lavoro” ma all’interno di questo indicatore ci sono due dati molto positivi: il 17esimo posto per il tasso di occupazione generale (67,6%) e il 29esimo per la disoccupazione giovanile (16,9%). Buoni anche i dati per il settore “demografia a società” dove Varese arriva 22esima mentre se si guarda “giustizia e società” si scivola di 8 posizioni, arrivano al 34esimo posto. In questo indicatore emerge quello della giustizia che, con una durata media dei processi civili di 190 giorni, pone la provincia al 18esimo posto in Italia. Si scende ancora di una ventina di posizioni se si guarda il capitolo “ambiente e sicurezza”, dove Varese arriva 56esima. (Tutti i dati della ricerca sono disponibili ciccando qui).

Le reazioni alla classifica non si sono fatte attendere. Prima tra tutti quella del capoluogo con il sindaco di Varese, Davide Galimberti, che vuole prendersi una parte del merito per l’avanzamento di 12 posizioni in classifica (LEGGI QUI). Voci più critiche arrivano invece dalla Camera di Commercio che contesta la costruzione dell’intera ricerca (LEGGI QUI).

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Pubblicato il 17 Dicembre 2018
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