Rifiuti di Roma in Lombardia? “Prima i 5 stelle dicano se gli inceneritori inquinano o no”

All'appello della Sindaca di Roma per accogliere i rifiuti dopo l'incendio ad un impianto di trattamento risponde il governatore Fontana: "È curioso dopo che per mesi ci hanno dato degli inquinatori perché usiamo i termovalorizzatori"

fumi

L’appello di Virginia Raggi per aiutare Roma a smaltire i rifiuti dopo l’incendio di martedì potrebbe trovare una sponda in Lombardia, ma ad una condizione.

È il governatore della regione, Attilio Fontana, a spiegarlo. «È curioso questo appello dopo che per mesi ci hanno dato degli inquinatori perché usiamo i termovalorizzatori» ha detto il presidente lombardo secondo cui «bisogna chiarire perché se ritengono che inquinano, allora non è il caso di contribuire ulteriormente all’inquinamento della nostra Regione. Se invece si riconosce che non è così, nei prossimi giorni valuteremo il da farsi».

L’impianto di trattamento che è stato coinvolto dal fuoco era infatti fondamentale nella -notoriamente precaria- gestione dei rifiuti della Capitale e ora la sindaca Virginia Raggi sta già chiedendo aiuto alle regioni vicine, ricevendo però tante risposte negative. L’apertura della Lombardia con i suoi 13 termovalorizzatori potrebbe quindi essere molto importante, ma il carico che il governatore Fontana ha messo potrebbe essere difficilmente digerito dai pentastellati. La palla passa quindi nel campo del movimento 5 stelle, che dovranno decidere la prossima mossa in tempi brevi.

Già in passato comunque la Lombardia aprì le sue porte ai rifiuti di altre regione. Nel 2017, ad esempio, nei forni di Accam (l’inceneritore di Busto Arsizio, ndr) furono bruciate 117 tonnellate di ecoballe provenienti dalla Campania ma certo è che anche in tempi più recenti il tema dei rifiuti e della loro gestione si fa sempre più attuale. Se infatti da un lato la regione ha accantonato il piano di dismissione degli inceneritori più vecchi –primo tra tutti il termovalorizzatore di Busto Arsizio– dall’altro la questione della gestione dei rifiuti è sempre più sotto i riflettori. Il ricordo dell’incendio in un magazzino di rifiuti a Quarto Oggiaro con la puzza di immondizia bruciata che per giorni ha avvolto Milano è ancora fresco, così come lo è quello della maxi discarica abusiva scoperta in un capannone di Arluno.

E anche l’opinione pubblica è sempre più coinvolta. Il 14 dicembre, ad esempio, a Varese sarà presentato un libro/inchiesta sui tanti incendi che nel corso degli anni stanno interessando i centri di gestione dei rifiuti mentre è stata proprio un’inchiesta sui rapporti tra “Roghi, rifiuti e cosche” in Lombardia a classificarsi al secondo posto del concorso Angelo Agostini, il premio di giornalismo organizzato durante il Festival Glocal.

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Pubblicato il 13 Dicembre 2018
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