Tagli Trenord, Legambiente: “Basta investire in strade, risorse al trasporto ferroviario”

All'indomani del nuovo orario che riduce i servizi su ferro su diverse tratte, l'associazione del cigno verde presenta le sue idee per le linee Brescia-Parma, Brescia-Casalmaggiore, Vigevano-Abbiategrasso-Milano e Albairate-Mortara

Trenord generiche

«È una Lombardia che sembra guardare al passato più che al futuro quella che viaggia con il nuovo orario ferroviario di Trenord entrato in vigore il 9 dicembre. Oltre 150 treni soppressi e/o sostituiti con bus, investimenti al palo e materiale rotabile vetusto: il 46% dei convogli ha infatti più di 32 anni, come segnala lo stesso comunicato di Trenord». A denunciare lo stato e le prospettive del trasporto regionale è Legambiente Lombardia. Che punta il dito sulla società di gestione dei servizi ferroviari e sui tagli previsti, sottolineando che arrivano in un contesto con un «notevole aumento tariffario (+ 30% dal 2010)» ma anche di aumento della domanda (+7% i viaggiatori rispetto al 2014).

Arriva il nuovo orario ferroviario Trenord, ecco le modifiche

Sono diciotto le linee soggette a modifiche con il nuovo orario. «Preoccupante il fatto che si siano soppresse stazioni e ridotto le corse su linee da domanda debole ma essenziale, anche per gli studenti, come accaduto sulla Saronno-Seregno-Albairate. Così come è profondamente negativa la riduzione della frequenza negli orari più critici o nei giorni festivi e la sostituzione di oltre 80 corse con i bus, soprattutto in orari notturni o festivi».

Nel lungo elenco di modifiche – denuncia Legambiente – ci sono solo soppressioni e perdite. Nessun nuovo servizio o miglioramento offerto sulle linee più critiche e in cui le proteste dei pendolari sono più vibranti, se non «la promessa di una davvero improbabile ‘regolarizzazione’», quella che appunto l’ad di Trenord Marco Piuri ha presentato a Regione Lombardia.

Di fronte a questo Legambiente torna a credere «investimenti necessari ad aggiornare l’infrastruttura ferroviaria della Lombardia» in particolare sulle linee, non ancora elettrificate o a binario unico, come quella che collega Vigevano e Abbiategrasso con Milano.

«In un momento in cui si sta discutendo di come rendere concreti gli impegni per limitare le emissioni in atmosfera a causa del cambiamento climatico, la Lombardia taglia le corse dei treni e sposta i passeggeri su bus: un controsenso» esclama Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. «Sappiamo che ormai la capacità della rete ferroviaria lombarda è al limite ma, ancora una volta, sono le fasce più fragili della popolazione e i territori più deboli a rimetterci, a partire da chi, per scelta o per necessità, come nel caso degli studenti, non dispone di automobile. Regione Lombardia aumenti i finanziamenti al trasporto pubblico. Il futuro della nostra regione passa anche attraverso una seria riqualificazione del trasporto collettivo in cui la ferrovia ha un ruolo fondamentale per evitare di appesantire di nuovo asfalto il territorio».

Per questo appare ancora più urgente procedere con alcuni investimenti che non solo permettano di mantenere il livello di servizio su Milano ma aumentino l’offerta fuori dai poli attrattori della grande città. Per Legambiente è urgente trovare una soluzione per la linea Brescia-Parma e la Brescia-Casalmaggiore, ancora non elettrificate (il che – a dire il vero – non è un elemento di debolezza in sé, su linee a scarso traffico). Così come provvedere al raddoppio della Albairate-Mortara per spostare su ferro molti pendolari di Abbiategrasso e Vigevano che scelgono l’automobile su strade congestionate piuttosto che affrontare viaggi incerti sull’anacronisitica ferrovia che collega le due città a Milano. Investimenti da mettere in campo ma per i quali, al momento, non sono previste coperture.

«Continuare a optare per la costruzione di nuove strade senza trovare risorse per il trasporto ferroviario è sbagliato e non mette al Lombardia in condizione di vantaggio competitivo rispetto ad altre Regioni Europee, paragonabili per livello di sviluppo e densità demografica – conclude Barbara Meggetto -. Non bisogna giocare con beni preziosi come il tempo e la qualità della vita dei lombardi. Scegliere oggi il trasporto collettivo è una delle più grandi innovazioni necessarie per una regione che ha superato i dieci milioni di abitanti, ma li costringe a convivere con lo smog. Togliere traffico dalle strade è una priorità assoluta».

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 11 Dicembre 2018
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