Come cambiano i contributi Inps per nido e baby sitter

Abrogato il voucher per i servizi della baby sitter (fino a 3600 euro l'anno), viene invece innalzato da 1000 a 1500 euro l'anno il Bonus nido

Generico 2018

Cambiano le misure dell’Inps a sostegno delle famiglie con bambini con meno di 3 anni affidati al nido o alla baby sitter: dei due contributi previsti fino alla fine del 2018, nel 2019 ne rimane in vita solo uno.
Da un lato l’ente previdenziale ha abrogato il Contributo per baby sitter e nido (istituito dalla legge n.92 del 28 giugno 2012 e dal 1 gennaio 2018 rinominato “Contributo per l’acquisto di servizi di baby-sitting”) che prevedeva fino a 600 euro al mese per le famiglie che rinunciavano al Congedo parentale.
Dall’altro è stato confermato il Bonus nido (istituito dalla legge n. 232 del 11 dicembre 2016), che viene anzi rilanciato, fino a un massimo di 1500 euro, cui possono accedere tutte le famiglie con figli minori di 3 anni presentando domanda a partire dalle ore 10 del 28 gennaio 2019.

IL CONTRIBUTO BABY SITTER ABROGATO
Dal 1 gennaio 2019 l’Inps non accoglie più le domande relative al Contributo per baby sitter o nido cui avevano diritto i genitori lavoratori che sceglievano di non avvalersi del congedo parentale allo scadere della maternità obbligatoria (5 mesi in tutto tra gli ultimi 2 mesi di gravidanza e i primi 3 mesi del bambino ).
Il contributo, in forma di voucher, poteva arrivare fino a 600 euro al mese per un massimo di 6 mesi (3.600 euro a bambino). Leggi qui per saperne di più

BONUS NIDO RILANCIATO
Contestualmente all’abrogazione del contributo baby sitter, l’Inps ha potenziato la misura dedicata al sostegno delle famiglie che scelgono l’asilo Nido.
Fino all’anno scorso tale misura prevedeva un massimo di 1000 euro l’anno per bambino, ma dal 1 gennaio 2019 per ogni figlio iscritto al nido la famiglia può avere un rimborso di 1500 euro l’anno per la retta sostenuta.
Non si tratta di un voucher, ma un contributo a titolo di rimborso che viene erogato mensilmente (massimo 136,37 euro) solo dopo aver allegato la ricevuta di avvenuto pagamento.
In caso di grave malattia cronica del minore, certificata dal pediatra e che ne renda impossibile l’iscrizione al nido, il contributo può essere elargito alla famiglia in un’unica soluzione annuale per “forme di supporto presso la propria abitazione”.
Il fondo a disposizione ammonta a 300 milioni di euro per il 2019 e le domande vanno presentate sul portale online dell’Inps o tramite patronato. Leggi qui tutte le informazioni.

NIDI GRATIS IN LOMBARDIA
Si tratta di una misura a sostegno delle famiglie con entrambi i genitori lavoratori e “in condizione di vulnerabilità economica” (Isee inferiore a 20 mila euro per il bando 2018-2019 chiuso a novembre), per cui la Regione Lombardia si fa direttamente carico della retta del nido o micronido, azzerando la spesa per le famiglie.
Chiuso il bando 2018-2019, il Pirellone ha già annunciato di voler riproporre la misura anche per settembre 2019.

di
Pubblicato il 16 Gennaio 2019
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