“Cancro io ti boccio”: alunni volontari AIRC per un giorno
Gli alunni della Pedotti e della Manzoni hanno partecipato alla vendita delle arance rosse raccogliendo i fondi destinati alla ricerca
Volontari AIRC per un giorno.
Gli alunni delle scuole “Manzoni” di Morosolo e “Pedotti” di Luvinate sono stati volontari dell’A.I.R.C (Associazione Italiana Ricerca Cancro), nell’ambito del progetto nazionale “Cancro io ti boccio” dedicato al mondo della scuola.
Il progetto promuove comportamenti e abitudini salutari per ridurre il rischio di cancro. Con “Le arance della Salute” si raccolgono fondi per sostenere economicamente la ricerca scientifica nella lotta al cancro e promuovere una sana alimentazione. Gli agrumi in vendita appartengono alla categoria delle arance rosse italiane che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi.
Quest’anno, oltre alle arance, sono state vendute anche la marmellata di arance biologiche e il miele di fiori di arancio.
Gli alunni delle due primarie hanno lavorato per mesi per organizzarsi al meglio nei ruoli della diffusione delle informazioni, nella raccolta delle prenotazioni e, nella giornata del 25 gennaio, nell’accoglienza, distribuzione e vendita agli adulti dei prodotti.
I bambini della classe quarta della scuola di Luvinate e della classe quinta di Morosolo hanno svolto il loro compito di volontari con molto entusiasmo e responsabilità, raccogliendo più di duemila euro e informando in modo capillare le famiglie su questa importante tematica.
Alla fine della giornata i bambini hanno commentato:« La vita è la cosa più importante che ognuno di noi ha e tutti ci dobbiamo impegnare come possiamo per proteggerla. Spero che il cancro venga sconfitto».
«Mi sono sentita grande con un compito speciale: raccogliere fondi per la ricerca».«Ho pensato alle persone ammalate e lontane da casa. Lavorando con i miei compagni mi sono sentita importante, il nostro gesto è stato piccolo ma fatto con il cuore».
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