I City Angels in ospedale: “Cerchiamo di sensibilizzare i senzatetto”

Andrea Menegotto spiega il lavoro che viene svolto nel monitoraggio delle persone senza casa che vivono negli spazi ospedalieri

City Angels a Busto Arsizio

La presenza dei senzatetto negli spazi degli ospedali è questione aperta da tempo. Da un lato c’è l’accoglienza di persone in difficoltà, dall’altro la necessità di garantire dignità agli spazi sanitari e anche la sicurezza degli operatori, a fronte di episodi problematici (come quello registrato in senologia).

L’azienda sanitaria Valle Olona ha attivato anche la collaborazione con i City Angels, attiva all’ospedale di Busto Arsizio e prevista anche su Gallarate. Andrea Menegotto, coordinatore dei city Angels, spiega che il punto di partenza nell’avvicinare i senzatetto è «una grande sensibilità nel gestire queste persone». Come s’interviene? «Noi cerchiamo di convincerli a non insediarsi in zone troppo sensibili, per loro e per gli utenti dell’ospedale. C’è un approccio in generale a sensibilizzare al rispetto del luogo dove si trovano, che non ha la funzione di accogliere persone senza casa».

Certo non mancano episodi problematici, se n’è parlato per Busto come anche per Saronno. «Dove ci sono situazioni intollerabili interveniamo proponendo soluzioni alternative, dai servizi sociali ai dormitori, che nel caso di Busto sono gestiti direttamente da noi City Angels» (a Gallarate non c’è invece una struttura dedicata all’accoglienza “generica” invernale, funziona Casa di Francesco che prevede regole per l’accesso). Il monitoraggio delle presenze non è sempre facile, perché c’è una certa “rotazione”. Un lavoro che s’inizierà a fare anche a Gallarate, dove la collaborazione è stata appena attivata.

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 08 Gennaio 2019
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