“Dagli anni del terremoto Zamberletti ci è sempre stato vicino”
In viaggio verso Varese per partecipare ai funerali di Stato c’è anche Ivo del Negro, ex sindaco di Trasaghis, insieme ad una delegazione degli alpini di Gemona
In viaggio verso Varese per partecipare ai funerali di Giuseppe Zamberletti c’è anche Ivo del Negro insieme ad una delegazione degli alpini di Gemona, dal Friuli.
Un viaggio dovuto e molto sentito perché il legame tra Zamberletti e quelle terre è profondissimo: «Saremo solo una delegazione perché arriveranno persone da tutta Italia e ci hanno chiesto una limitazione – spiega Del Negro -, ma dalle nostre parti erano pronti a partiti in tantissimi: alpini, sindaci, volontari e cittadini che da 43 sono riconoscenti a tutti quelli che come lui ci hanno aiutato nel momento del bisogno dopo il terremoto del 1976».
Ivo Del Negro è stato per 40 anni amministratore e sindaco del Comune di Trasaghis, tra i centri abitati devastati dal terremoto, e oggi è presidente della sezione degli Alpini di Gemona. Dalle sue parole traspare quanto sia stato solido il lavoro dell’onorevole Zamberletti in quei luoghi.
«Non solo per il lavoro che fece – spiega Del Negro – ma perché anche a distanza di decenni Zamberletti non ha mai fatto mancare la sua presenza durante le cerimonie in ricordo di quella tragedia. Lui c’è sempre stato, dall’inizio nel ‘76 alla fine. L’ultima volta è venuto l’anno scorso».
Per spiegare quanto fosse sentita la vicinanza di colui che è stato definito come il “papà della protezione civile” agli uomini e alle donne che vissero il dramma friulano del ‘76 Ivo Del Negro ricorda anche una piccola tragedia nella tragedia che si svolse a dieci giorni di distanza: «il 16 maggio del 1976 – racconta – nella frazione di Trasaghis che si chiama Avasinis precipitò un elicottero e nell’incidente perse la vita il capitano dell’aeronautica canadese Ronald George Mc Bride. Ebbene Zamberletti, anche a distanza di decenni, veniva a ricordarlo. Ci veniva anche se dieci giorni prima era stato alle commemorazioni del terremoto. Lui c’era sempre».
«C’era anche – ricorda Del Negro -, quando a pochi giorni dalla tragedia, con gli aiuti tutti concentrati sulla parte destra del fiume Tagliamento e i nostri territori rimasti tagliati fuori, lui indirizzò le casette di legno donate dalla Norvegia al nostro Comune».
Un legame che si intreccia a doppio filo soprattutto con gli alpini di quella zona: «forte è il legame con i luoghi dove c’era il cantiere di Cavazzo Carnico, quello dove operavano le sezioni degli alpini di Como, Domodossola, Intra, Luino, Novara, Omegna e Varese».
Ivo Del Negro e gli alpini di Gemona parteciperanno alle esequie di Zamberletti martedì 29 gennaio alle 10.30 alla basilica di San Vittore.
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