Dote scuola e sostegno all’istruzione, arrivano 286 milioni di euro

Confermate le misure tradizionali con lo stanziamento di 40,5 milioni di euro solo per il buono scuola, i servizi di sostegno didattico per gli allievi con disabilità e la dote di merito. Ecco quali sono i punti strategici

Scuola digitale

È stata approvata oggi, martedì 29 gennaio, dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli, la delibera con cui vengono stanziati 286 milioni di euro per finanziare le misure a sostegno del sistema di Istruzione e Formazione Professionale e della Dote Scuola per l’anno scolastico 2019/20.

Questi i punti strategici approvati dalla Giunta regionale:

DOTE SCUOLA – Sono state confermate le misure tradizionali del modello della Dote Scuola per il sostegno al diritto allo studio degli studenti, con lo stanziamento di risorse per 40,5 milioni di euro, così suddivisi:

Il buono scuola (23 milioni) per le famiglie con figli che frequentano le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e il contributo per l’acquisito di libri di testo, di strumenti per la didattica e di dotazioni tecnologiche (10,5 milioni), nel limite di determinati parametri reddituali.
I servizi di sostegno didattico per gli allievi con disabilità nelle scuole non statali e paritarie di ogni ordine e grado (4,5 milioni più 1 milione per quelli che frequentano le scuole dell’infanzia non statali e non comunali)
La dote merito (1,5 milioni), che premia gli studenti eccellenti nei percorsi di istruzione e di istruzione e formazione professionale con esperienze formative in contesti all’avanguardia, in Italia e all’estero.
I BENEFICIARI – Nell’anno scolastico in corso sono 23.500 gli studenti che beneficiano del buono scuola, con una positiva tendenza in aumento (500 studenti in più dell’anno precedente) che testimonia una crescita di fiducia da parte delle famiglie, “fiducia che noi dobbiamo sostenere: è una misura di libertà”, ha affermato l’assessore Rizzoli. I beneficiari del sostegno agli studenti con disabilità sono attualmente 2.000, più altri 1.800 nelle scuole per l’infanzia; il contributo per il materiale didattico è rivolto a una platea di 76.000 ragazzi, mentre Dote merito ha raggiunto 2.500 studenti.

PROGRAMMAZIONE DEL SISTEMA DI IeFP – La programmazione del sistema di Istruzione e Formazione Professionale, che conta su una dotazione finanziaria di 245,7 milioni di euro, prevede l’attivazione di percorsi triennali e quadriennali per l’acquisizione dei titoli di Qualifica e di Diploma IeFP (prevalentemente in modalità duale), percorsi triennali personalizzati per allievi con disabilità (sia in modalità ordinaria sia duale), e percorsi di IV annualità finalizzati al conseguimento del Diploma di IeFP, che a partire dall’a.f. 2019-2020 dovranno essere realizzati in alternanza rafforzata: almeno 400 ore annue in azienda, o in apprendistato. Inoltre, è prevista la realizzazione di percorsi modulari flessibili volti all’acquisizione di un titolo di IeFP, dedicati a giovani fino ai 25 anni che hanno abbandonato precocemente il percorso di studi.

I RISULTATI DEL SISTEMA IeFP IN REGIONE LOMBARDIA – In Lombardia il sistema di IeFP ha conosciuto una crescita significativa: la rete dei servizi formativi è costituita da 110 Istituzioni Formative accreditate al sistema regionale, con sedi distribuite in modo capillare sull’intero territorio, che erogano 2.700 corsi triennali e di IV anno e coinvolgono 53.800 studenti ogni anno (rispetto al 2013 sono aumentati del 10,7 per cento). L’espansione ha interessato con maggior intensità i percorsi realizzati nelle modalità del duale, in alternanza scuola-lavoro rafforzata (11.200 studenti) e in apprendistato di I livello (circa 2mila persone).

«Di questi risultati la Lombardia deve essere orgogliosa, dobbiamo ringraziare l’assessore Rizzoli e tutti i consiglieri che hanno contribuito a raggiungere questi traguardi importanti. Ho sempre detto e ribadisco che la formazione di qualità – ha commentato il presidente Fontana – è il futuro dell’Istruzione al quale guardiamo con grande attenzione così come fa il mondo del lavoro che altrimenti rischia di non trovare le professionalità di cui ha bisogno».
«Questo metodo – ha proseguito Fontana – che così bene è stato applicato dall’assessore Rizzoli, riesce a dare le risposte che le aziende chiedono. Sottolineo che gli studenti dei nostri centri di formazione e presso gli istituti superiori che offrono istruzione qualificata trovano sbocchi lavorativi pressoché immediati dopo il conseguimento del titolo di studio».

«Non importa quante volte può cambiare il governo nazionale – ha commentato l’assessore Rizzoli – né il mare di incertezze in cui nuota di questi tempi la politica: per la Lombardia contano le scelte, e perché i lombardi abbiano fiducia nel futuro e siano certi di non essere abbandonati, le scelte devono essere stabili e coerenti».
«E’ il motivo per cui questa delibera, che non si limita a stanziare fondi, ma che delinea le politiche generali su istruzione e formazione – ha proseguito – è in stretta continuità con quelle del passato: perché erano e sono idee buone, che hanno dato e continueranno a dare frutti».

«Noi crediamo», ha aggiunto l’assessore Rizzoli, «in una formazione professionale di alta qualità, che porti per sua natura verso il lavoro; sosteniamo economicamente la libertà delle famiglie di scegliere i percorsi educativi per i figli, garantita dalla legge ma poi quasi mai sostenuta dallo Stato. E una famiglia che sa di poter contare su un contributo certo, può fare scelte più libere. Così come crediamo che sia giusto premiare gli studenti meritevoli, e soprattutto teniamo nella massima considerazione i problemi delle famiglie con figli disabili».

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Pubblicato il 29 Gennaio 2019
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