Gli incendi fermano anche il canottaggio

Effetti collaterali dei roghi: gli interventi del Canadair costringono agonisti e amatori ad allenarsi a terra. «Facciamo tutti il tifo per gli operatori antincendio»

canadair lago di varese

Gli incendi che da diversi giorni stanno martoriando i boschi dell’Alto Varesotto stanno avendo ripercussioni anche su un’attività sportiva che si svolge nell’elemento naturale tradizionalmente “avversario” del fuoco, l’acqua.

Barche in secca infatti alla Schiranna, quartier generale della Canottieri Varese ma anche a Gavirate dove ha sede il club locale: gli atleti gialloazzurri e quelli rossoblu oggi – venerdì 11 gennaio – dovranno allenarsi in altro modo per via degli interventi dei Canadair, gli aerei antincendio che prelevano proprio sul lago di Varese l’acqua da lanciare sulle fiamme. Troppo alti, ovviamente, i pericoli per gli sportivi che quotidianamente solcano le acque del lago per fare allenamento. Foto in alto: un Canadair in volo sul lago nei giorni scorsi

«Siamo tutti ben contenti di dare una piccola mano ai mezzi antincendio, perché ovviamente siamo in apprensione per quanto accade nei boschi. Tutti noi facciamo il tifo per chi opera sul fronte delle fiamme» racconta Luca Broggini, il direttore sportivo della Canottieri Varese, uno dei dirigenti costretti a coordinare le attività alternative.

«Anche settimana scorsa nei giorni in cui sono stati utilizzati i Canadair abbiamo dovuto sospendere l’attività in acqua sia con le squadre agonistiche sia con le barche degli amatori che utilizzano le attrezzature delle nostre società – prosegue Broggini – Tra Varese e Gavirate stimo che siano circa 250 i canottieri costretti a rimanere a terra». Il programma, per tutti, prevede lavoro in palestra, corsa a piedi o utilizzo del remoergometro (lo strumento che simula la vogata “a secco”), in attesa di tornare agli amati remi.

E gli stessi problemi potrebbero sorgere ora per le società dell’alto Lago Maggiore, visto che da oggi i Canadair pescano l’acqua necessaria per affrontare l’incendio di Ghirla proprio dal bacino del Verbano.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Gennaio 2019
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