La fondazione Molina “affitta casa” per aiutare l’integrazione

E’ stato siglato nel pomeriggio un contratto tra la Fondazione Molina e la cooperativa Ballafon, per l'affitto di due appartamenti di sua proprietà in favore della cooperativa per l'integrazione

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E’ stato siglato nel pomeriggio del 21 gennaio il contratto tra la Fondazione Molina e la cooperativa Ballafon, che da anni si occupa dell’integrazione degli stranieri in città, per l’affitto di due appartamenti di sua proprietà.

La scelta della fondazione Molina è stata quella di concedere in affitto – con un regolare contratto – due dei tanti immobili di loro proprietà per un uso sociale: faranno infatti da domicilio per gli stranieri che stanno facendo in città un percorso di integrazione. «E’ una decisione presa nel solco della tradizione del Molina, quella di mettere a disposizione le proprie risorse per fini socialmente utili e, soprattutto al servizio della persona – ha spiegato il presidente della fondazione, Guido Bonoldi – Si tratta, peraltro, di una attività che facciamo anche in altre direzioni: altri immobili sono affittati alla Caritas e alla fondazione Monsignor Proserpio, mentre stiamo pensando di mettere a disposizione altri appartamenti a favore dei giovani universitari»

La cooperativa Ballafon è una realtà consolidata a Varese: «Ballafon è nata nel 2006 con lo scopo di erogare assistenza alla persona, e a giugno scorso abbiamo aperto la prima struttura per minori, unica in provincia di Varese – spiega il presidente di Ballafon, Seidou Konate, a sua volta una bella storia di integrazione – Ci occupiamo di mediazione culturale, anche con Prefettura e Questura e siamo la prima realtà di accoglienza per gli immigrati nel territorio, lavorando su circa 200 persone. Per loro facciamo percorsi di integrazione, innanzitutto con la formazione e l’insegnamento della lingua: da noi abbiamo 31 nazionalità diverse. Ballafon ha sempre interloquito con auctoctoni: abbiamo una squadra di rugby, la Ballafon band, un gruppo teatrale. E diamo la nostra disponibilità per fare qualcosa insieme agli anziani»

«E’ bello il modo che Fondazione Molina ha di ritornare protagonista in città – ha commentato l’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari – Un modo importante, e il merito di un nuovo indirizzo politico che riconosco al nuovo consiglio di amministrazioneSo tra l’altro che hanno in cantiere una serie di progetti per favorire la città, che possono essere da modello per altri operatori del privato sociale: perché sul sociale il pubblico da solo non ce la fa più, ed è necessaria ogni forma di collaborazione».

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Gennaio 2019
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