Le famiglie sinti preparano una nuova manifestazione

Già fissata la data della protesta, organizzata dalle stesse famiglie per tenere alta l'attenzione sul tema e chiedere una soluzione

Sinti, la manifestazione in centro a Gallarate

Le famiglie sinti allontanate da Gallarate dopo lo sgombero del campo di via Lazzeretto vogliono tornare a manifestare a Gallarate.

L’idea era già sul piatto da qualche giorno, nella giornata di venerdì hanno iniziato a girare su whatsapp i primi appelli alla partecipazione, stanno preparando la comunicazione alla Questura. Si vuole richiamare nuovamente l’attenzione sulla situazione che vivono le famiglie: dopo la demolizione del campo, molti dei sinti sono finiti fuori da Gallarate, a volte ospiti di parenti, ma in condizioni di sovraffollamento (molte sono le famiglie numerose). Alcune famiglie sono persino fuori regione, ad esempio a Gravellona Toce, altre sono a mezz’ora di auto da Gallarate e devono farsi carico del trasferimento per portare a scuola i bambini.

Ecco perché intendono manifestare nuovamente a Gallarate, per chiedere una soluzione. L’amministrazione comunale, all’opposto, ritiene chiusa la vicenda e rinvia le famiglie agli strumenti ordinari previsti per chi è in difficoltà, come le case popolari: «Ma nell’attesa del bando noi dove andiamo? I bambini si ammalano, non possiamo vivere in queste condizioni» spiegano.

gallarate generico
Un fotogramma di un video creato da una ragazzina sinti e che ricorda il campo di via Lazzaretto

L’appuntamento è stato fissato per venerdì 25 gennaio alle 14, per un paio d’ore: sono le stesse famiglie sinti a organizzare la protesta, con l’intenzione di coinvolgere anche parenti e conoscenti da altri campi. Dovrebbe svolgersi in piazza Libertà di fronte al Comune. I sinti avevano già protestato una prima volta con corteo alla vigilia dello sgombero e poi con un presidio al 31 dicembre 2018. In quest’ultima occasione alcuni dei partecipanti avevano tentato di entrare in municipio e avevano danneggiato un vetro, mentre il corteo di novembre si era svolto pacificamente.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 18 Gennaio 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.