Le finanziarie auto facevano cartello, multa di 678 milioni dall’Antitrust

Il garante del mercato e della concorrenza ha accertato l’attuazione di un’intesa unica, complessa e continuata per lo scambio di informazioni sensibili relative a quantità e prezzi, anche attuali e futuri

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L’autorità Antitrust  garante del mercato e della concorrenza (Agcm) ha accertato che le principali società finanziarie e i relativi gruppi automobilistici, che operano in Italia nel settore della vendita di autoveicoli mediante prodotti finanziari, hanno dato vita ad un cartello alterando in questo modo la concorrenza a danno dei consumatori. «In considerazione della gravità e della durata dell’infrazione» l’Agcm ha imposto sanzioni pecuniarie per un totale complessivo di 678 milioni di euro.

In una nota il garante spiega che l’istruttoria, avviata a seguito della presentazione di una domanda di clemenza da parte delle società Daimler AG e Mercedes Benz Financial Services Italia spa, si è conclusa accertando l’attuazione di un’intesa unica, complessa e continuata avente ad oggetto lo scambio di informazioni sensibili relative a quantità e prezzi, anche attuali e futuri.

In particolare, l’autorità ha accertato che le società Banca PSA Italia spa, Banque PSA Finance S.A., Santander Consumer Bank spa, BMW Bank GmbH, BMW AG, Daimler AG, Merceds Benz Financial Services Italia spa, FCA Bank spa, FCA Italy spa, CA Consumer Finance S.A., FCE Bank Plc., Ford Motor Company, General Motor Financial Italia spa, General Motors Company, RCI Banque S.A., Renault S.A., Toyota Financial Services Plc., Toyota Motor Corporation, Volkswagen Bank GmbH, Volkswagen AG., nonché le associazioni di categoria Assofin ed Assilea, hanno posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza, tra il 2003 e il 2017, funzionale ad alterare le dinamiche concorrenziali nel mercato della vendita di automobili dei gruppi di appartenenza attraverso finanziamenti erogati dalle rispettive captive banks.

L’Autorità ha anche riconosciuto il beneficio dell’immunità totale dalla sanzione a favore delle società Daimler AG e Mercedes Benz Financial Services Italia SpA che, in qualità di leniency applicant, hanno così evitato l’imposizione di una sanzione superiore a 60 milioni di euro.

LA POSIZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ASSILEA E ASSOFIN

Assilea (associazione italiana leasing) e Assofin (Associazione credito al consumo e immobiliare) si preparano a dare battaglia all’accusa dell’Antitrust. Assilea si ritiene «del tutto estranea ai fatti in questione, non avendo mai contribuito in alcun modo a tale presunta intesa restrittiva tra le cosiddette captive banks, né tramite la diffusione di dati statistici – che l’Associazione ha sempre gestito nel rispetto formale e sostanziale del diritto della concorrenza – né costituendo l’occasione di contatti illeciti tra le parti. Assilea è stata ascoltata dall’Autorità antitrust in merito a un’indagine di mercato e una riunione fra gli operatori oggetto di accertamento». In particolare, l’associazione spiega in una nota stampa che «durante il procedimento l’Associazione ha comprovato che la suddetta indagine è stata condotta una tantum, nel 2013, ha interessato tutti i comparti del leasing – Auto, Strumentale, Immobiliare, Energy e Nautica – e aveva ad oggetto informazioni pubbliche che sono state diffuse solo in forma aggregata e anonima. Circa la riunione presa in esame, aveva ad oggetto il generico andamento di tutto il mercato del leasing e non vi ha partecipato nessuna delle società del settore Auto sottoposte all’accertamento».

Anche Assofin non condivide le conclusioni dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato in quanto  «è estranea a qualsiasi intesa restrittiva della concorrenza nel mercato del collocamento di finanziamenti e contratti di leasing per la vendita di automobili» ribadendo che «nessuna intesa di questo tipo è stata posta in essere, perseguita o comunque promossa o agevolata da Assofin. L’associazione presenterà quindi ricorso al Tribunale amministrativo regionale avverso questo provvedimento dell’Agcm, certa che la totale estraneità di Assofin rispetto alle accuse che le sono state rivolte sarà riconosciuta dalla giustizia amministrativa»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Gennaio 2019
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