Luino vara il suo “Polo Nautico” con la benedizione della Sport Commission
Il comune e quattro società cittadine (canottieri, vela, sub e CAI) hanno firmato il protocollo di intesa per dare vita a un'iniziativa tra sport e turismo
L’idea che lo sport possa fare da traino per il turismo e in generale per l’economia del territorio è sempre più radicata in provincia. Lo dimostra una nuova iniziativa presentata in Camera di Commerco quest’oggi – venerdì 18 gennaio – grazie al coordinamento della Varese Sport Commission e all’operatività di quattro società con sede nel Luinese.
Si tratta del “Polo Nautico Alto Verbano”, progetto che raduna e consorzia le attività della Canottieri Luino, dell’Associazione Velica Alto Verbano (Avav), del Cai di Luino e del Salvamento Sub Alto Verbano, tutte inserite in un protocollo di intesa del quale fa parte anche il Comune di Luino. Un’alleanza nel nome della città cara a Piero Chiara che da un lato darà seguito alle molte manifestazioni organizzate nell’alta provincia (regate internazionali, coastal rowing, remoturismo…) e dall’altro riproduce in salsa locale quanto la Sport Commission sta proponendo sul resto del Varesotto.
«Il Polo è un progetto nato dalla buona volontà di quattro associazioni che vogliono affrontare e migliorare una realtà non così florida come negli anni passati. Vogliamo riavvicinare la gente e i giovani a uno sport sano e promuovere quelle realtà in grado di intercettare una “nicchia” di turismo che dà spunti interessanti» spiega Angelo Ferloni, il coordinatore del Polo Nautico. È lui a snocciolare qualche possibile iniziativa futura: «Stiamo lavorando al marketing territoriale insieme ad Ascom anche attraverso la formazione degli operatori, pensiamo a un coinvolgimento progressivo di sport non acquatici mentre la chicca futura potrebbe essere l’organizzazione di una mini-fiera nautica. Per il momento è attivo l’infopoint Alto Verbano nel quale sono operatiti i giovani “Tourist Angels”. E ci interessa mantenere un contatto stretto anche con la città di Varese e le sue realtà».
La spinta di Luino nei confronti dello sport – quello legato all’acqua ma anche le altre discipline – potrebbe arrivare a breve dalla variante al PGT che riguarda la cosiddetta “Area Ratti”, la grande azienda dismessa che si incontra all’inizio della città (arrivando dalla Valcuvia) e che si trova nei pressi della riva del Verbano. «Quella è la vera scommessa di Luino – conferma il sindaco Andrea Pellicini – lì può nascere l’intero quartiere nautico con derivazioni anche per gli altri sport, una zona che può contribuire in modo determinante al rilancio di tutta la zona. L’area Ratti dovrà integrarsi con quello che già è attivato come la sede della Canottieri, moderna e rinnovata, con il lungolago che negli ultimi anni è diventato un’attrattiva turistica importante ma anche con Palazzo Verbania, quindi il cuore culturale, che tra poco riapriremo con gli archivi di Chiara e Sereni».
Angelo FerloniAl tavolo della firma del protocollo di intesa, oltre a Pellicini (accompagnato dall’assessore Frulli) si sono seduti anche i rappresentanti delle quattro associazioni coinvolte. Luigi Manzo per la Canottieri Luino (che con il suo “remoturismo” è già un punto di richiamo per centinaia di turisti internazionali sul lago), Giovanni Moroni per l’AVAV, Adriano Rinaldin del CAI e Dario Meraviglia per l’attività subacquea. Non deve stupire la presenza in gruppo del CAI: «Il lago si può fruire anche dall’alto grazie a 370 chilometri di sentieri messi in sicurezza e resi fruibili proprio dall’impegno dei soci del Club Alpino» conferma Rinaldin che ha anche sottolineato l’apertura di un bivacco intitolato a Luino sul Monte Rosa.
Se Luino ha da oggi il suo Polo Nautico, determinante è stato anche il lavoro svolto insieme a Camera di Commercio e alla Sport Commission Varesina. «Per questo ho una punta di orgoglio nell’ospitare la cerimonia delle firme – conferma il presidente Fabio Lunghi – Per troppi anni le potenzialità turistiche del nostro territorio sono state sottovalutate; qui, grazie al progetto “Do You Lake”, negli ultimi temi sono stati fatti germogliare molti semi. Il lago oggi è visto come una opportunità».
E a sostenere l’idea c’è anche la Regione, rappresentata dal consigliere Giacomo Cosentino: «Pur non rientrando all’interno del protocollo seguiamo da vicino il sorgere di questa novità che, tra l’altro, rispetta le linee guida date da Regione Lombardia in materia turistica».
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