Marco Onofri direttore dell’Agenzia di controllo della sanità lombarda

Il medico varesino chiamato dal governatore Fontana alla guida dell'organismo di verifica la qualità del modello lombardo

marco onofri e fabio banfi

Ha finito il 31 dicembre scorso il suo ruolo di direzione all’asst Lariana e ha cominciato il 2 gennaio un nuovo ruolo: direttore generale dell’Agenzia di Controllo del sistema socio sanitario lombardo.

Dalla rete ospedaliera comasca, il dottor Marco Onofri è passato a valutare e studiare tutto il sistema sanitario regionale: « È una bella esperienza e spero di poter essere ancora utile al sistema lombardo, prima di andare in pensione».

L’Agenzia è un organo di controllo nato con la riforma della sanità del 2015: « In verità era stato già previsto nel 2009 dall’allora governatore Maroni per dare un segnale forte di legalità – ricorda Onofri – di fatto però è stata ratificata con la legge 23. La sua nascita è stata seguita dal dottor Andrea Mentasti, poi il dottorMauro Agnello gli ha dato forma e ora spero di poter contribuire a far decollare questo importante organismo che è chiamato a valutare e dare indicazioni ai commissari delle diverse ATS. Una sorta di regia superiore che coordina e cerca di dare supporto per cambiare ciò che non va e condividere le migliori pratiche».

L’applicazione del dettato normativo è, di fatto, ancora da attuare. Ai problemi di innovazione della riforma si sommano questioni croniche come le liste d’attesa, gli intasamenti dei pronto soccorso o la penuria di risposte sul territorio: « Un quadro complesso dove, però, si sommano le nuove competenze dell’Agenzia che rimangono distinte dal lavoro di coordinamento e guida svolto dalla Direzione dell’assessorato al Welfare regionale».

Per ora, il dottor Onofri non si sbilancia: sulla sua scrivania ha già un programma redatto dal suo predecessore : « devo ancora conoscere e valutare ma so che ci sono criticità che attendono risposte».

La sua lunga permanenza alla guida dell’Asst Lariana lo pone in posizione di conoscenza privilegiata dell’ambiante ospedaliero e sanitario. Il tema della cronicità, per esempio, lo ha affrontato in maniera virtuosa nel territorio comasco permettendo ad Ats Insubria di mantenere risultati accettabili.

« Questo è un organo che opera dietro le quinte. Si confronta e coordina con “le prime linee” che sono le Ats per aiutare a correggere, migliorare o potenziare il tiro. Noi siamo registi della rete sanitaria: osserviamo e aiutiamo migliorare».

Per il dottor Onofri si apre una nuova fase professionale. Un impegno che lo porterà in tutta la Lombardia.

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Pubblicato il 08 Gennaio 2019
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