Politici e vertici della Protezione Civile a Varese per salutare Zamberletti
Nel pomeriggio di domenica sono arrivati a Palazzo Estense Giorgetti, Maroni, il capo della Protezione Civile Borrelli, Guido Bertolaso e molti cittadini. Maroni: "Ha onorato l'Italia migliore"
Fuori il giardino di Palazzo Estense innevato e silenzioso con uno schieramento di auto delle varie forze di sicurezza, dentro il picchetto d’onore con i carabinieri in alta uniforme, tante divise della Protezione Civile e il feretro avvolto dalla bandiera del corpo in mezzo alla sala.
Così si presentava la Camera Ardente per Giuseppe Zamberletti nella sala del consiglio comunale a Palazzo Estense. Non appena è stata aperta alle 15 di oggi (domenica) la cittadinanza ha cominciato ad entrare per salutare un politico esemplare, ammirato da tutti a prescindere dallo schieramento di appartenenza. Politici di centrodestra e di centrosinistra si sono alternati senza soluzione di continuità, uniti dalla certezza che se n’è andato un uomo e un politico a cui tutti devono qualcosa.
C’erano l’attuale capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, Guido Bertolaso (l’uomo che portò la Protezione Civile alla ribalta nazionale col terremoto de L’Aquila), i vertici delle Forze dell’Ordine in provincia e molti uomini politici di primo piano a partire dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, l’ex-presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, il sindaco di Varese Davide Galimberti, il consigliere regionale Pd Samuele Astuti, l’assessore regionale all’ambiente Raffaele Cattaneo, la deputata Maria Chiara Gadda e il senatore Pd Alessandro Alfieri per l’ultimo saluto a Giuseppe Zamberletti nella camera ardente allestita nella sala consiliare di Palazzo Estense. Oltre a loro la processione di cittadini è stata lenta ma costante, nonostante il freddo e la neve, per rendergli omaggio.
Significative le parole di Roberto Maroni: «È stato un grande varesino che ha onorato l’Italia migliore. Ha inventato la Protezione Civile moderna e ha risolto tanti problemi ma non è stato riconosciuto da Roma e dalla politica per i meriti che ha avuto ma noi lo ricordiamo che un uomo semplice, che ha amato la sua terra. Un esempio da imitare e da seguire».
In una nota congiunta dei rappresentati del Movimento 5 Stelle di Varese Niccolò Invidia, Gianluigi Paragone e Roberto Cenci si legge che: “Varese perde uno dei suoi più illustrissimi rappresentanti, un uomo onesto ed un grande lavoratore per il bene del suo Paese e del suo territorio. Un uomo pragmatico che ha dedicato la sua vita al servizio e alla protezione del prossimo. Uomini così non necessitano di molte parole, meritano la nostra riconoscenza e il rispetto del solco tracciato.”
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