Via Roma, petizione arriva a quota mille. Proteste per abbattimenti e mancata partecipazione

Accando all'aspetto ambientale si è aggiunto un nuovo fronte relativo al mancato coinvolgimento dei cittadini

Abbattimenti in via Roma, \"Vogliamo sostituire le piante con essenze meno impattanti\"

Continuano le polemiche legate alla riqualificazione di via Roma con l’abbattimento di diverse bagolari del più noto viale alberato saronnese. Accando all’aspetto ambientale si è aggiunto un nuovo fronte relativo al mancato coinvolgimento dei cittadini alle scelte prese dall’Amministrazione.

A dar voce a questa “parte” della protesta Attac Saronno con una lunga nota: “Il “caos bagolari” ha nel mancato coinvolgimento della città e dei suoi abitanti uno dei suoi elementi più disturbanti, oltre a quelli più marcatamente “biologici””.

“Non stiamo parlando – chiariscono gli attivisti – di chissà quali “assemblearismi” infiniti, che per alcuni impedirebbero qualsiasi presa di decisione: ci riferiamo a modelli esistenti e ben congegnati di partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative, praticate da anni non solo a livello europeo, ma anche italiano. Esperienze che hanno alla loro base la comunicazione tra amministratori e cittadini, vero “oggetto non identificato” nella Saronno della Giunta Fagioli”
Semplici le richieste: “Sarebbero bastati alcuni aggiornamenti sull’andamento dell’iter decisionale legato al piano di rifacimento della pista ciclabile di via Roma e la spiegazione – eventualmente contestabile – dei motivi che portavano alla decisione dell’abbattimento di tutte le piante del tracciato, ben prima che i lavori cominciassero, data la delicatezza – anche simbolica – di un intervento del genere, in una città urbanizzata all’80% del suo territorio ed in cui si respira veleno nell’aria per gran parte dell’anno. Sono ormai centinaia le migliaia di Euro spese dall’amministrazione Fagioli per l’ufficio comunicazione, ma la sensazione è quella di un grande spreco di risorse, come mostrano anche le polemiche su Saronno Sette”.

“Non si stupiscano – concludono con una chiara analisi gli attivisti – quindi, gli attuali amministratori, che ad ogni decisione “sensibile” da loro presa senza la minima consultazione della cittadinanza, questa reagisca con raccolte firme (arrivata nelle ultime ore oltre quota mille adesione ndr) e gesti importanti e concreti (si pensi ai disegni dei bambini, che un esponente di maggioranza si è preso la briga di sbeffeggiare sui social). Noi siamo per una città i cui abitanti non siano considerati solo elettori ogni cinque anni, ma protagonisti e risorse per il miglioramento della qualità della vita di tutte le persone e gli esseri viventi del territorio!”

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Pubblicato il 23 Gennaio 2019
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