Ilaria Capua, a Varese la storia del cervello che non voleva fuggire

Alle ville Ponti in anteprima un docufilm per raccontare la vicenda della scienziata di fama mondiale. L'appuntamento è per mercoledì 13: ospite la scienziata e molti dei protagonisti, da Mario Monti a Sergio Garattini

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E’ davvero dura essere scienziati in Italia. Se poi si scopre qualcosa di straordinario per l’umanità e, peggio ancora, lo si condivide senza vendere brevetti a caro prezzo, la vita diventa ancora più dura.

Se, infine, di fronte alle difficoltà, si decide che mettersi in gioco in Parlamento può servire alla categoria, la vita diventa ancora più dura e pensare di continuare a fare ricerca nel proprio paese diventa praticamente impossibile. Questo è ciò che ha vissuto Ilaria Capua, ricercatrice di fama mondiale, appassionata del suo mestiere e dell’Italia a cui si sentiva di dover “rendere qualcosa”, ma che dall’Italia alla fine è stata di fatto tradita.

Ora lei vive e lavora in una università della Florida, che l’ha voluta e aiutata a fare ricerca al livello che si merita: ma la sua emblematica storia è diventata un docufilm prodotto da Sky e che verrà presentato in anteprima alle ville Ponti il 13 febbraio prossimo.

Ilaria Capua è uno dei più importanti virologi italiani, famosa in tutto il mondo innanzitutto perchè ha scoperto il virus dell’aviaria, ma anche perchè l’ha messo a disposizione, liberamente, agli scienziati che lo dovevano studiare: in modo che anche chi faceva ricerca nei paesi in via di sviluppo, poteva studiare farmaci per curarla. Una scelta che ha segnato il mondo della ricerca creando di fatto l'”Open source della scienza”e ne sta cambiando l’indirizzo, il tutto realizzato dal laboratorio di Padova dove lei lavorava.

UNA “SCELTA CIVICA” CHE LE E’ STATA FATALE

Proprio per il suo merito e per la sua fama scientifica, quanto Mario Monti, allora presidente del consiglio uscente, creò il movimento “Scelta Civica” che si presentò alle elezioni nel 2013 l’ex presidente del consiglio contattò Ilaria Capua, che non conosceva di persona: «Ero convintissimo che fosse necessario portare in parlamento persone che potessero cambiare le cose nel merito, per competenza e esperienza, in particolare sull’argomento della ricerca scientifica, di solito negletto» spiega nel documentario.

Non senza insistenze, alla fine Capua accetta, e viene eletta, da un collegio del “suo” Veneto, a Roma. Era passato a malapena un anno, quando la chiama un giornalista dell’Espresso, chiedendole notizie sulla procedura in corso nei suoi confronti: e da li cominciò il suo calvario mediatico e giudiziario, che le attribuì accuse pesantissime, che poi si rivelarono completamente infondate.

Un calvario, durato diversi anni, l’ha vista accusata di reati che sono puniti anche con l’ergastolo, come quello di procurata epidemia, e che l’hanno convinta alla fine a lasciare l’Italia (perché, sue parole, “in Italia ci sono troppe persone cattive”) e trasferirsi negli Stati Uniti in una posizione di responsabilità al Centro Ricerche dell’Università della Florida, un centro ricerche tra i più importanti al mondo.

All’Università della Florida si è presentata mentre era nel pieno della tempesta causata dalle accuse. Lei, naturalmente, ha detto la verità e i responsabili dell’Università hanno fatto delle indagini: «Come è logico, noi abbiamo fatto ricerche su di lei prima di assumerla. ma il risultato è stato così evidente che quando il tribunale italiano l’ha prosciolta, lei era già assunta da noi da più di un mese e mezzo» ha spiegato nel docufilm un dirigente dell’università. Ilaria Capua é, tuttora, all’Università della Florida e non intende più rientrare, per lavoro, in Italia.

CON ILARIA CAPUA ALLE VILLE PONTI: DA MARIO MONTI A SERGIO GARATTINI

La sua storia è raccontata, nei dettagli, dal docufilm prodotto da Sky che verrà trasmesso in anteprima in una serata speciale alle ville Ponti, organizzata da un gruppo di persone capitanato da Alfredo Ambrosetti, il notissimo consulente, legato da amicizia con la scienziata dai tempi in cui fu invitata al forum di Cernobbio. 

eventi Varese
Nella foto di gruppo: Alfredo Ambrosetti, Guido Borghi, Jeorge Uriarte Salerno, Elena Merella Paolucci, Lorenzo Benzi

L’ evento, a ingresso libero fino ad esaurimento posti, è in programma mercoledì 13 febbraio prossimo alle 20:45 ed è un anteprima, in attesa dell’incontro milanese di qualche giorno dopo e della programmazione su Sky.

A dibattere, alla conclusione del film, ci saranno non solo la scienziata e il megaconsulente, ma anche molte delle persone intervistate nel documentario: come Mario Monti, il giornalista Ferruccio De Bortoli, già direttore de Corriere della Sera, il Presidente Istituto Mario Negri Sergio Garattini, Elio Borgonovi (Professore Emerito Università Bocconi), nonchè Carlo Nordio, noto per le sue inchieste sul Mose e sulle cooperative rosse, che arriverà appositamente da Venezia.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Febbraio 2019
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