Operazione contro lo spaccio nei boschi dell’Alto Varesotto, 14 arresti
Sgominato dai Carabinieri un gruppo di spacciatori che aveva trasformato alcune aree boschive in piazze di spaccio. Sequestrati 7 kg di stupefacenti e altre 5 persone con l'obbligo di dimora
È in corso dalle prime ore di questa mattina (mercoledì) un’operazione della Compagnia dei Carabinieri di Luino, coordinata dalla Procura della Repubblica di Varese, in esecuzione di misure cautelari emesse nei confronti di 20 persone, responsabili – a vario titolo – di spaccio di sostanze stupefacenti. Fra gli indagati, 11 sono destinatari di misura in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 5 saranno sottoposti all’obbligo di presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria.
L’indagine – denominata “Maghreb” – è stata avviata dai militari della compagnia di Luino nell’estate del 2017 ed ha consentito di individuare un gruppo criminale, composto in prevalenza da cittadini stranieri di nazionalità marocchina, con sede nel nord milanese, che gestiva in maniera organizzata e sistematica la vendita di eroina, cocaina, hashish e marijuana nei boschi del nord varesotto. Durante l’attività sono stati già recuperati oltre 7 kg di stupefacente.
Le zone controllate sono tutte tra la Valmarchirolo e la Valcuvia, nei territori di Castello Cabiaglio, Mondonico-Cabiaglio, Marchirolo-Sette Termini.
L’attività ha visto anche la collaborazione delle Stazioni Carabinieri di Marchirolo, Cuvio e Lavena Ponte Tresa, ha consentito di sgominare il gruppo che si era impadronito dei boschi dei comuni di Marchirolo, Montegrino Valtravaglia, Marzio, Castello Cabiaglio, Cunardo, Cugliate Fabiasco e Brusimpiano, causando disordini all’ordine pubblico ed insidiando la sicurezza dei cittadini, più volte costretti ad abbandonare la zona, minacciati dai pusher. Identificati oltre 200 assuntori di stupefacente, per lo più italiani e svizzeri, sui quali sono stati avviati gli accertamenti amministrativi finalizzati alla revisione della patente di guida.
Al momento, nei boschi di Marchirolo, Brinzio e Valganna, sono in corso le verifiche dei militari in forza al 10° Genio Guastatori della I Brigata Truppe Alpine di Cremona che, muniti dei metal detector già impiegati con regolarità nei teatri operativi internazionali, sono alla ricerca di armi e di eventuali involucri contenenti stupefacente, nascosti nelle basi operative degli spacciatori.
Nella mattinata odierna sono stati notificati i provvedimenti nei confronti di 14 indagati; 6 individui, tutti di nazionalità marocchina, sono ancora da ricercare. Questa mattina, le operazioni di perquisizione domiciliare e rastrellamento nelle aree boschive hanno consentito di recuperare 22 mila euro in denaro contante, oltre 500 franchi svizzeri, 32 utenze cellulari usate dagli spacciatori e 50 grammi di stupefacente (hashish e cocaina).
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