Il signor Giorgio e quelle barche con nomi di donna in riva alla Schiranna

A risvegliare i ricordi dei varesini è stata una foto, quella di copertina a questo articolo, postata dal nostro lettore Pietro sul gruppo Facebook Oggi nel Varesotto

giorgio mai schiranna

A risvegliare i ricordi dei varesini è stata una foto, quella di copertina a questo articolo, postata dal nostro lettore Pietro sul gruppo Facebook Oggi nel Varesotto.

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Il noleggio barche di Giorgio Mai 4 di 6

Sono le barche a noleggio sul lago di Varese, precisamente alla Schiranna, in una foto di almeno 40 anni fa. Un’immagine dal passato che ha riportato alla mente di tanti quell’attività di noleggio che ora non c’è più e che era portata avanti con dedizione e tanta passione dal signor Giorgio Mai.

Era lui a costruire, mantenere e mettere in acqua tutti i giorni per chi lo chiedeva le imbarcazioni a noleggio della Schiranna. La sua è stata una vita spesa tutta sul lago, del resto faceva parte della quinta generazioni di barcaioli, non solo per lavoro ma anche per passione sportiva. Giorgio Mai, infatti, faceva parte dello storico 8 della canottieri Varese e ha vinto le preolimpioniche nel 1948.

giorgio mai schiranna

Ogni barca di Giorgio Mai portava il nome di una donna di famiglia. «Ogni volta che nasceva una bambina – ricorda la nipote Arianna – il nonno si chiudeva in garage, costruiva una barca e la battezzava con il suo nome. Poi, prima di essere messe in acqua, venivano benedette dal prete. Ricordo che una delle barche però si chiamava Samantha, ed era dedicata alla figlia di un suo amico, morta a 5 anni».

Ad ogni apertura della stagione il signor Giorgio chiamava i ragazzi del Cottolengo di Torino, che venivano alla Schiranna accompagnati dalle suore e gli faceva fare un giro del lago gratis: li portava all’isolino Virginia a mangiare il gelato, poi arrivavano al Ristorante Mariuccia (di proprietà dei suoi cugini) e venivano offerti panini e coca cola, e la stagione veniva inaugurata così.

Quell’attività di noleggio barche, per il lago di Varese, era in realtà anche un presidio di sicurezza importante. Negli anni Giorgio Mai ha salvato molte persone dal lago, tra chi tentava il suicidio o chi cadeva in acqua durante le burrasche, e alcuni di loro si sono presentati dopo anni a casa per ringraziarlo.

«Il nonno ha chiuso ufficialmente l’attività nel 2001 per problemi di salute – racconta Arianna -. In quell’occasione ha rivenduto tutte le barche con un’eccezione: quella che portava il nome di nonna Lucia che ancora oggi è ormeggiata nel nostro giardino. È morto il 28 dicembre 2013, e ha lasciato la nonna dopo 56 anni di matrimonio. Ha dedicato tutta la vita al suo lago e il giorno del suo funerale c’erano tanti ragazzi della canottieri Varese, che alla fine hanno incrociato i remi all’uscita della chiesa e la sua bara è passa sotto. La nostra famiglia è contenta e orgogliosa di sapere che ha lasciato un ricordo così vivo nella memoria dei varesini».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Febbraio 2019
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