Brugnoli: “Gli Its sono strategici, nei prossimi 3 anni serviranno 193mila tecnici”
Il vicepresidente di Confindustria con delega al capitale umano è intervenuto al convegno sugli Its e rivolgendosi agli studenti presenti ha detto: «Il giovane nell'impresa è una risorsa. Tirate fuori l'X-Factory che è dentro di voi»
«Nel prossimo triennio saranno 193mila i posti di lavoro a disposizione nei settori cardine della nostra economia e del Made in Italy: nella meccanica, nell’Ict, nell’alimentare, nel tessile, nella chimica e nel legno-arredo. Si tratta di figure professionali che in un caso su 3 saranno di difficile reperimento per le imprese». L’incipit dell’intervento di Giovanni Brugnoli, vice presidente di Confindustria con delega al capitale umano, al convegno sugli Its (Istituti tecnici superiori), va dritto alla questione cruciale riguardante questa formazione terziaria post diploma: i numeri dei diplomati Its sono ancora troppo bassi rispetto al fabbisogno del sistema. «Sono i dati che ci dicono dove dobbiamo andare – ha continuato Brugnoli – Per arrivare a calcolare quel fabbisogno di tecnici nei 6 settori chiave, abbiamo tenuto in considerazione le previsioni di quota 100, cioè le fuoriuscite dal mercato del lavoro, e la previsione di crescita prudenziale del Pil calcolata tra lo 0,4% e lo 0,6%».
In dieci anni le fondazioni Its hanno fatto molto, ma se confrontiamo i numeri con i nostri diretti competitor tedeschi – che hanno iniziato molto tempo prima di noi, così come francesi e inglesi – è evidente che c’è ancora molto da fare. Nonostante tutto, l’Italia continua ad essere il secondo manifatturiero in Europa subito dietro i teutonici grazie «all’inventiva e alla flessibilità degli imprenditori che riescono a trovare sempre una soluzione».
Occorre dunque far crescere il numero dei diplomati Its che sono una risorsa per le imprese e quindi anche per l’occupazione. «I dati ci dicono che l’82% degli studenti che scelgono questo percorso di studi trovano lavoro e che l’87% di questi trovano un lavoro corrispondente agli studi fatti – ha ribadito Brugnoli – Questo significa che l’Its è il link giusto tra scuola e impresa, quello che serviva, perché l’imprenditore non ha un cassetto da dove estrarre i profili che gli servono».
Il messaggio finale del vicepresidente di Confindustria nazionale, rivolto ai tanti giovani presenti al convegno, è stata una vera e propria esortazione: «Il giovane nell’impresa non è un fastidio, ma una risorsa indispensabile. Tirate fuori l’X-Factory che è dentro di voi».
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