Dal lago ai monti, la riserva Mab unisce Lombardia e Piemonte

Un tour sul Verbano per ufficializzare la creazione della nuova riserva Mab Ticino Lago Maggiore e Val Grande, 332mila ettari di territorio da valorizzare nel rispetto dell’ambiente

Presentazione riserva mab

Un tour da un capo all’altro del Lago Maggiore per ufficializzare, coinvolgendo i singoli territori e comuni, la creazione della nuova area Mab Unesco, Ticino, Lago Maggiore e Val Grande. La riserva della biosfera estesa a Lombardia e Piemonte e riconosciuta lo scorso luglio durante la cerimonia ufficiale in Indonesia, non si presenta in un giorno qualsiasi ma in un momento di riflessione globale sui temi del cambiamento climatico e del rispetto dell’ambiente, che ha visto il coinvolgimento di giovani e studenti da tutto il mondo.

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E proprio alle nuove generazioni, con l’impegno di consegnare nelle loro mani un territorio  – piemontese e lombardo – tutelato e protetto, si sono rivolti idealmente i rappresentanti dei parchi coinvolti in questo progetto.

Presentazione riserva mab

L’acqua è il filo conduttore che unisce questa grande area che comprende valli, montagne, fiumi, grandi e piccoli laghi.

«La giornata di oggi è la celebrazione di un sogno che si è realizzato – ha sottolineato il presidente del Parco del Ticino piemontese, Adriano Fontaneto -. Non lo consideriamo un punto di arrivo ma di partenza verso la consapevolezza di vivere in un ambiente fortemente influenzato dall’attività umana ma allo stesso tempo caratterizzato da una valenza ambientale e paesaggistica unica e da salvaguardare».

«Il nostro intento non è quello di porre vincoli,  seppur necessari in alcuni casi – ha aggiunto Giampiero Beltrami, presidente del Parco del Ticino lombardo – ma è anche quello di avviare un discorso di sviluppo di temi fondamentali legati al nostro territorio come il turismo, la cultura e l’economia».

Presentazione riserva mab

Durante la giornata sono stati consegnati gli attestati di appartenenza alla nuova riserva Mab ai sindaci e ai rappresentanti degli enti che ne fanno parte, tra cui anche moltissimi comuni del Varesotto (da Sesto Calende ad Agra) e istituzioni come il Parco del Campo dei Fiori.

«Questa cerimonia è un modo per ricordare ai sindaci e ai rappresentanti dei comuni che le loro comunità sono parte di questo progetto – ha spiegato il presidente della Riserva Mab, David Guenzi -. Il cammino dell’area Mab è partito nel 2002 con la tutela di 97mila ettari per arrivare ad espandersi progressivamente fino agli attuali 332mila. Un vastissimo territorio che unisce parchi, luoghi a valenza culturale, siti Unesco, testimonianze storiche importanti».

«Una giornata importante che rappresenta l’inizio di un percorso da fare insieme – le parole di Massimo Bocci, presidente del Parco della ValGrande -. Il riconoscimento Unesco non è solo un attestato ma l’invito a impegnarsi e lavorare insieme su fronti diversi in un ottica di sostenibilità, sviluppo e promozione della cultura e delle caratteristiche del territorio».

Partito da Arona, a bordo del piroscafo Piemonte, gioiellino della Navigazione dei laghi, varato nel 1904, il “tour” della riserva Mab ha toccato i comuni di Laveno Mombello e Luino, sul versante lombardo e di Intra sulla sponda piemontese. La giornata è stata anche l’occasione per presentare alcune piccole produzioni agricole locali sostenibili e dei prodotti tipici del territorio a cavallo tra Piemonte e Lombardia.

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Marzo 2019
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