Fiume Olona, l’adeguamento dei depuratori è più vicino

Secondo gli ‘Amici dell’Olona’ si è avviato l’iter che porterà alla sistemazione degli impianti di depurazione che scaricano nel fiume

Fagnano olona foto di Franco Brumana

“Eppur si muove”: questa la frase con cui l’avvocato Franco Brumana ha introdotto agli “Amici dell’Olona” le novità inerenti il futuro degli impianti di depurazione collocati lungo il corso del fiume (foto di Franco Brumana).

La frase di Galileo per dimostrare come un cauto ottimismo sia ora possibile: “E’ cambiata la mentalità: finalmente possiamo riscontrare intorno a noi un reale interesse per la salute del fiume e del territorio. A seguito delle richieste degli “Amici dell’Olona” e del comune di Parabiago, ATO ha infatti pubblicato una delibera in cui si fa il punto sull’attuazione dei programmi stralcio della parte di Piano d’Ambito inerente l’esecuzione dei lavori di adeguamento dei depuratori, previsti per non incorrere alle sanzioni europee”.

Qualche perplessità sul ruolo di Società Olona spa, proprietaria degli impianti, però resta: “Il fatto che i documenti sugli impianti di Varese Pravaccio e Cantello siano presenti, ma quelli relativi a Gornate Olona, Cairate e Olgiate Olona non risultino completi lascia davvero l’amaro in bocca: Società Olona spa non ha fornito la documentazione tecnica dei tre depuratori, sostenendo di non esserne in possesso. Una motivazione che appare poco credibile a tutti noi e che ha costretto Alfa srl (la società delegata dalla Provincia ad intervenire, ndr) a svolgere nuove rilevazioni”.

Ciò nonostante, la delibera di ATO con gli studi di fattibilità relativi alle condizioni dei depuratori viene visto come un segnale positivo per il futuro: “Nel documento si dà atto delle disposizioni europee, delle nostre richieste e dello status dei depuratori: è tutto nero su bianco, adesso non sarà più possibile tornare indietro. Ci sono i soldi (grazie al recupero di quanto era stato versato dai contribuenti nelle bollette dal 2002 al 2012 e trattenuto dai comuni, ndr), c’è la volontà di cambiare le cose: manca però la determinazione a realizzare tutto ciò nel più breve tempo possibile – spiega Brumana, ricordando la gravità della situazione – Ogni giorno, ogni santo giorno si commette il reato di inquinamento ambientale, quindi non bisogna ritardare: va ripristinata la legalità sul territorio della provincia di Varese, che non può essere la ‘terra dei fuochi’ della Lombardia”.

Lo sguardo degli ‘Amici dell’Olona’ è rivolto ai presidenti di ATO e Alfa srl e al presidente della provincia di Varese (Emanuele Poretti, Paolo Mazzucchelli e Emanuele Antonelli, rispettivamente sindaci di Castiglione Olona, Cairate e Busto Arsizio): “Tutti e tre stanno dimostrando una notevole sensibilità per il problema dell’inquinamento del fiume, questo ci aiuta ad essere fiduciosi verso il futuro”.

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Pubblicato il 27 Marzo 2019
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