Frontini (Fabi) sul nuovo contratto: “Duecento euro in busta paga, Tfr e fondo esuberi”

La Fabi analizza la nuova piattaforma in vista del rinnovo del contratto collettivo nazionale dei bancari. «Le banche sono tornate a fare redditività e utili, ora pensiamo ai lavoratori»

banche

«Apprendiamo che sono aumentati redditività e utili delle banche. Quindi nel nuovo contratto c’è spazio per un aumento di 200 euro nella busta paga dei lavoratori». Alessandro Frontini, segretario provinciale della Fabi, va dritto a uno dei punti che caratterizzano la nuova piattaforma per il rinnovo del contratto collettivo dei bancari. «Questa settimana ci riuniremo – continua il sindacalista – per fare l’analisi del testo anche se la direzione da prendere, dopo anni di sacrifici ed esuberi, è molto precisa. Daremo vita a un nuovo contratto collettivo, basato su presupposti diversi».

La Fabi, oltre all’adeguamento salariale, chiede che sia mantenuto il fondo esuberi che ha aiutato moltissimi lavoratori del settore, almeno 80 mila, ad affrontare senza traumi il licenziamento. «Crediamo che quella misura – spiega Frontini – sia ancora oggi il presupposto per far entrare giovani in azienda e favorire il ricambio generazionale senza farlo ricadere sulle spalle di quei lavoratori che hanno dedicato l’intera vita lavorativa alla banca».

Un altro punto importante che la Fabi vuole ridiscutere è quello degli accantonamenti del Tfr (trattamento di fine rapporto o liquidazione) che il sindacato aveva sottoscritto a suo tempo per senso di responsabilità e non mandare in sofferenza il sistema durante gli anni della crisi. Si tratta di una cifra notevole che ammonta a circa 1,5 miliardi di euro che dal 2012 hanno contribuito a risanare il sistema. Oggi che l’emergenza è superata, quella disposizione del contratto, secondo il sindacato, va rivista e gli accantonamenti ripristinati. «Finita la crisi – conclude il segretario della Fabi – bisogna ritornare al vecchio imponibile perché quei soldi vanno rimessi in gioco per i lavoratori, per i loro tfr e per una migliore formazione».

Domani, mercoledì 20 marzo, la Fabi si riunirà  a Roma per discutere della piattaforma e da giugno inizierà la contrattazione che, viste le premesse, non sarà una passeggiata.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Marzo 2019
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