Si accendono le telecamere, i boschi “sorvegliati speciali”

Un importante sistema di telecamere permette di controllare le zone boschive e intervenire tempestivamente in caso di incendio

Telecamere di sorveglianza della Protezione Civile

Una telecamera in grado di vedere fino a cinque chilometri di distanza in linea d’area. In gergo tecnico viene chiamata “omino bianco”, ma ha l’aspetto di un grande binocolo. A Varese, le telecamere di videosorveglianza come quella presentata questa mattina nella sede dalla Protezione Civile, sono tre e sono orientate verso il Campo dei Fiori, la zona del Verbano e della Valcuvia. Una quarta verrà presto installata e orientata sulla zona del Piambello e della Martica. La quinta invece, sarà una telecamera mobile che entrerà in azione sul campo, per penetrare le zone più impervie.

“Grandi occhi”che sorvegliano i nostri boschi e permettono di intervenire tempestivamente in caso di necessità. «Il grande incendio del 2017 al Campo dei Fiori è stato individuato grazie a una di queste telecamere, così come piccoli roghi che sono stati spenti ancor prima di arrivare alle pagine della cronaca locale. Inoltre, le riprese, potrebbe aiutare delle indagini», spiega Gianluca Siciliano, responsabile della Protezione Civile di Varese. 

Telecamere di sorveglianza della Protezione Civile

Le telecamere infatti, permettono di avere una visione molto nitida e ravvicinata delle zone boschive. Le immagini vengono trasmesse alla sala operativa della Protezione Civile (o su tablet in caso di necessità), dove vengono visionate e dove partono le operazioni di intervento in caso di pericolo. «Nel 2008 c’è stato un grave incidente sul Lago di Varese, in quell’occasione eravamo dotati di un solo mezzo ma ci siamo resi conto che telecamere con questa potenza possono essere utili anche per prevenire gli incendi», continua Siciliano.

La dotazione tecnologia è stata quindi allargata grazie a finanziamenti di Regione Lombardia e della Comunità Montana del Verbano (la telecamera mobile invece, è stata finanziata dall’azienda Elmec), «ma non ci fermiamo, vogliamo allargare il sistema di sorveglianza a tutta la nostra zona boschiva. Le nostre telecamere sono collegate alla Polizia Locale e ai Vigili del Fuoco ma, in futuro, vorremmo trasmettere le immagini anche ad altre sale operative della Protezione Civile, come quelle della Regione».

Un sistema tecnologico sempre più forte a disposizione alla squadra dell’antincendio boschivo: «Siamo stati i primi a creare un coordinamento delle squadre di tutta la nostra zona e vorremmo essere anche i primi a testare un sistema di prevenzione all’incendio sempre più importante», continua Gianfranco Barra, Presidente del Parco del Campo dei Fiori.  Presente all’inaugurazione anche del sistema anche il Sindaco, Davide Galimberti: «Fare sistema e implementare la tecnologia è importante e permette di intervenire immediatamente, ridurre i rischi. Penso agli ultimi incendi ma anche ad un presidio di sorveglianza sul territorio e che permette di intervenire in caso di difficoltà da parte dei cittadini o dei turisti che frequentano i nostri boschi».

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Pubblicato il 02 Marzo 2019
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da brupaoli

    Finalmente, era ora!!!
    Il sistema di video sorveglianza promette di essere un valido aiuto a gli operatori MA…. porgo un piccolo contributo facendo notare che da DECENNI in Cina esistono sistemi analoghi (porgo come esempio quello attivo presso il Parco delle Colline Profumate a circa 20Km da Pechino) basato su telecamere a INFRAROSSI che consentono di vedere lo sviluppo di calore (principio d’incendio) ben prima che l’operatore veda il fumo dell’incendio stesso.
    Il sistema è automattizzato.

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