Signori che ci mettono la faccia

Anche Varesenews, come Open, ha il suo Mentana e si chiama Pierfausto Vedani. Un grande giornalista che insieme a Gaspare Morgione decise di far crescere un gruppo per dare spazio ai giovani

Pier Fausto Vedani

Ha ragione Mentana quando dice che la sua generazione è stata fortunata. Con il suo stile, a cui ci ha abituati fin dai tempi della conduzione del Tg5, si è presentato alla Milano digital week per raccontare la sua creatura, Open, lanciata meno di tre mesi fa.

Si può pensarla come si vuole del nuovo giornale digitale, ma un dato è certo: Enrico Mentana ci ha messo la faccia e anche tanti soldi con una forte riflessione di fondo. “Ai miei tempi, a 25 anni, anche se raccomandato, si poteva entrare in Rai e avere un ruolo oltre che un contratto serio. Una realtà che oggi è completamente negata ai giovani. Questo spiega bene perché i ragazzi non leggano più i giornali. Non sono scritti e fatti per loro, ma per quelli come me che cercano un racconto che guarda sempre al passato”.

Subito dopo quell’incontro mi sono fermato a prendere un caffè in un bar. Il giovane barista stava parlando con una persona.

“In questi giorni ho fatto sette colloqui”.

“E come è andata?”

“Che ti devo dire? L’ultimo è stato in un posto molto trend, con una cura del personale che deve stare a certi standard. Sabato e domenica e tante ore di lavoro al giorno. Sono giovane e non mi preoccupa lavorare tanto, ma non per una paga di 900 euro. Ma vaffa…”

Mi ha guardato restandoci male.

“Mi scusi. Non volevo, ma più se la tirano meno pagano… scusi”.

Lo guardo sorridendogli e mi tornano in mente le cose che diceva Mentana sui giovani. Sarà perché ho due figli ventenni, perché vedo la fatica che fanno i ragazzi a trovare un loro spazio, e così mi viene subito da parteggiare per loro.

Mi sono fermato a parlare con il giovane barista che ha 28 anni e si considera fortunato perché comunque un lavoro l’ha trovato, ma visto che ha fatto la scuola alberghiera e vorrebbe crescere, sta cercando uno spazio in tal senso.

Non può essere che un ragazzo così debba pensare di lasciare l’Italia per trovare un lavoro decente.

Mi ripassano nella testa tante scene e tante storie nel giro di un attimo.

La mente torna indietro nel tempo perché vent’anni fa anche questo giornale ebbe un Mentana, anzi due.

Ho avuto l’onore di conoscere Pier Fausto Vedani nel 1999. Aveva letto un mio acerbo editoriale su una vicenda locale. Mi chiamò chiedendomi di vederci perché voleva conoscerci. Ricordo come ora quel momento.

Eravamo al circolino di Bosto e mi ringraziò per avergli dedicato il mio tempo. Io ero stupito, perché lui era, ed è, un grande del giornalismo varesino e non solo. Pier Fausto volle farmi conoscere Gaspare Morgione e mi chiese la possibilità di collaborare entrambi con Varesenews. Il patto prevedeva solo due punti: la loro totale libertà e il fatto che non ci sarebbe stata alcuna retribuzione, ma l’impegno di prendere dei giovani.

Due signori. Due grandi da ogni punto di vista. Due caratteri diversissimi, ma se Varesenews è diventato quello che è, pur con tanti limiti, parte del merito è di quei due giornalisti. Allora non potevano avere la visione che oggi ha Mentana.

Nel 1999 di noi si diceva, quando andava bene, che eravamo solo il prodotto di una moda. Nessuno poteva immaginare che il digitale avrebbe rivoluzionato tutto.

Ebbene, al di là delle competenze su quel fronte, con umiltà e generosità quei due signori misero a disposizione le loro competenze, e non erano poche.

Oggi Enrico Mentana lancia una sfida e scommette su una pattuglia di giovani. Non sappiamo come andrà, ma la sua provocazione ha colto nel segno.

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Marzo 2019
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