Bimba di 6 anni ustionata con l’acqua bollente

Il fatto nella tarda mattinata: la bambina portata a Capolago dai genitori e poi trasportata in ospedale con l’ambulanza. Ferite in più punti, se la caverà con 10 giorni di prognosi e qualche medicazione. Gli infortuni domestici in Italia

Avarie

Una serie di ustioni, alcune di secondo grado, in tre punti del corpo e frutto, a quanto sembra, di uno dei più classici infortuni domestici: una pentola sui fornelli che cade.

A farne le spese una bambina di 6 anni che in quel momento – erano le 11 di oggi, martedì – si trovava in casa con la mamma in un paese non lontano da Varese alle prese col suo cane. Mentre la piccola stava dando da mangiare all’animale ha urtato la pentola che ha perso stabilità, è caduta e l’ha investita al braccio, alla coscia e in maniera meno lieve al petto col suo contenuto.

I parenti hanno soccorrso la bimba e avvisato il 118: nel frattempo l’hanno caricata in auto e sono partiti andando incontro all’ambulanza, trovata lungo la sp1 nella zona di Buguggiate, nei pressi della rotonda “dell’aereo”.

Sul posto, nel frattempo, si è portato anche l’elisoccorso del 118 dell’ospedale Sant’Anna di Como da cui è sbarcato personale medico.

I sanitari hanno medicato e tranquillizzato la piccola e poi deciso per il ricovero in ambulanza; la sirena non è stata accesa per non spaventare la giovane paziente che è arrivata al pronto soccorso poco prima delle 12, trasportata da una lettiga dell’Sos di Azzate.

La bambina non è in pericolo di vita, e fonti sanitarie confermano che è stata dimessa prima delle 14: se la caverà con 10 giorni di prognosi e qualche medicazione.

GLI INCIDENTI DOMESTICI CON BAMBINI IN ITALIA
(da La prevenzione degli incidenti domestici in età infantile linea guida prevenzione, pubblicato nel febbraio 2017)

L’ultima rilevazione (ISTAT 2014), riferita al 2013, è stata condotta su 24.000 famiglie.
In essa viene stimata un’incidenza di 9 infortuni domestici all’anno ogni 1.000 bambini della fascia di età 0-5, con una prevalenza superiore nei maschi rispetto alle femmine (10,1 versus 8,6), mentre a partire dai 18 anni è sempre prevalente la componente femminile.
Tra i maschi la più alta incidenza di incidenti domestici si registra nella fascia di età 0-5. I casi di urto o schiacciamento sono più frequenti tra i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 17 anni (25,3% tra i 6 e i 13 anni e 35,1% tra i 14 e i 17 anni).
L’ambiente dove si verifica il maggior numero di incidenti nei bambini fino a 14 anni è il salone (o soggiorno), lo spazio della casa dedicato verosimilmente al tempo libero e al gioco, dove si concentrano il 28,5% degli incidenti nei maschi e il 38,4% nelle femmine.
Nella stessa fascia di età gli incidenti sono legati in tre casi su quattro (74,6%) ad attività ludico-creative, mentre in un terzo dei casi non sono imputati a particolari comportamenti. Per quanto riguarda le regioni del corpo colpite, fino ai 5 anni di età il 57% degli incidenti causa danni alla testa.
L’incidente più tipico per i bambini fino a 5 anni di età è la caduta con un conseguente trauma a danno della testa che, in più della metà dei casi, dà origine a un taglio o a una ferita e – in un caso su tre – ad altro tipo di trauma più o meno importante. La giovanissima età delle vittime e la necessità di maggiori controlli precauzionali si traducono in un più ampio ricorso all’assistenza medica ospedaliera: il 48,6% dei bambini infortunati è stato accompagnato in pronto soccorso, e per oltre il 22% di essi si è reso necessario un ricovero.
Nelle classi di età successive c’è una maggiore articolazione delle tipologie di incidente:
la caduta resta il tipo di incidente più ricorrente anche tra i bambini di 6-13 anni, ma ogni 4 incidenti si verifica un caso di urto o schiacciamento. Le lesioni più frequenti sono contusioni, escoriazioni e lividi, localizzate soprattutto negli arti superiori e inferiori.
Il ricorso al pronto soccorso è molto frequente anche per questa classe di età, ma la forma di assistenza prevalente è quella fornita da genitori o altri familiari conviventi (…)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Aprile 2019
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