Gli studenti dell’Insubria pronti a partire in Erasmus
Sono 447 gli iscritti che hanno fatto domanda di fare un'esperienza di studio in uno degli atenei convenzionati in Europa. Lo scorso anno erano stati 301
Quasi 450 studenti dell’Insubria pronti a partire. Si è chiuso il bando di iscrizione al programma Erasmus e gli studenti dell’ateneo insubri hanno dimostrato di gradire le potenzialità.
In un anno, l’aumento della domanda è stata del 50%: si è passati, infatti, dai 301 del 2018 agli attuali 447.
L’elevata risposta è anche legata al sistema di sostegno pensato dall’ateneo che mette a disposizione un contributo fino a 700 euro al mese, decisamente al di sopra rispetto ad altri atenei.
Lo sviluppo dell’internazionalizzazione è un punto prioritario del programma del rettore Angelo Tagliabue e del prorettore Stefano Serra Capizzano, che hanno affidato questa importante delega a Giorgio Zamperetti, ordinario a Giurisprudenza e promotore di iniziative internazionali di successo, nonché di viaggi studio per gli studenti migliori (dopo il Giappone, gli Stati Uniti e la Cina, quest’anno la meta è la Russia).
I corsi di laurea che hanno avuto il maggiore incremento di iscrizioni Erasmus sono: per primi Ingegneria e Chimica (+ 140%), poi Giurisprudenza (+ 73%), Informatica (+71%) e Scienze della comunicazione (+ 70%). Anche Medicina ed Economia, che già partivano già da livelli significativi, registrano un discreto incremento (+ 25% circa).
Da segnalare il quasi raddoppio dell’Erasmus Traineeship (da 32 a 59 domande, + 85%), destinato a chi vuole non studiare ma svolgere un tirocinio professionale all’estero: quest’anno tra le mete è stata aggiunta anche la Svizzera, paese non coperto dai finanziamenti dell’Unione Europea e del cui costo si è fatto interamente carico l’Ateneo, interessato a gettare ponti nella vicina Confederazione.
«Aver sfiorato un +50 per cento – commenta Giorgio Zamperetti – ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta, con iniziative mirate come gli affollatissimi Erasmus Days o il sostegno alla neonata associazione studentesca degli Insubria Erasmus Angels. Ma questi risultati devono essere per noi un punto di partenza per numeri ancora più importanti. Sono lieto che i ragazzi abbiano compreso il mio messaggio: la cosa peggiore è restare immobili».
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