Le tre vite del Monastero di Torba

Nell'edizione serale del Tg1 sabato è andato in onda un lungo servizio sul monastero di Torba. La giornalista Caterina Proietti ha intervistato Elena Castiglioni che ha raccontato la storia del luogo patrimonio dell'Unesco

Tre vite e tre ragioni per visitare Torba. Sulla storia del monastero Caterina Proietti ha realizzato un bel servizio per il Tg1 andato in onda la sera della vigilia di Pasqua.

La struttura, come racconta la giornalista, è “un angolo di medioevo lungo il fiume Olona” e si trova lungo la Via Francisca del Lucomagno, un antico cammino che da Costanza porta a Pavia per immettersi nella via Francigena e arrivare così fino a Roma. Un luogo di pellegrinaggio che viene riscoperto attraverso un progetto a cui aderisce anche il Fai, proprietario del Monastero. Inoltre Torba è patrimonio dell’Umanità perché inserito del bene seriale dei Longobardi di cui fa parte anche il castrum di Castelseprio.

La Rai ha così voluto dedicare un ampio spazio con un servizio di un minuto e mezzo di cui riportiamo i testi di seguito.

Le tre vite del monastero di Torba attraversano più di mille anni. Prima castrum difensivo, poi luogo di preghiera, infine cascina, un angolo di medioevo lungo il fiume Olona. Gli alberi di ciliegio giapponese del grande giardino svelano la semplicità mistica di questo luogo nato nel V secolo. La piccola chiesa senza facciata racconta una particolarità dell’architettura cristiana.

Generico 2018

“L’abside – racconta Elena Castiglioni, referente operativo per conto del Fai – si trova verso est per questo hanno dovuto sacrificare la facciata che era invece contro versante, un versante molto franoso”.

La torre avamposto dell’impero romano doveva proteggere alcuni luoghi strategici dalle incursioni dei barbari. Ora è diventata una meta di migliaia di turisti soprattutto nel periodo Pasquale.

“Il monastero ha più di 20mila visitatori – prosegue Elena Castiglioni – in crescita di anno in anno. È un luogo dove è facile innamorarsi dell’arte e della storia”.

Incastonato in un parco archeologico patrimonio dell’Umanità il monastero da 30 anni è gestito interamente dal Fai. nell’oratorio gli affreschi raccontano la vita delle monache benedettine che per secoli hanno pregato e lavorato qui.

“Le monache se ne vanno verso la metà del Quattrocento – chiude il servizio la Castiglioni – perché ormai è un luogo poco frequentato, abitato da molte fiere, molti animali, insomma un po’ pericoloso. Una trentina di anni dopo chiedo ufficialmente di poter tornare indietro perché ritengono che le fiere di Luvinate, ossia le loro consorelle siano più pericolose delle fiere reali che abitavano a Torba”.

INFORMAZIONI SUL MONASTERO DI TORBA

Come arrivare

In auto
Autostrada dei Laghi (A8) Milano-Varese: imboccare l’uscita Solbiate Arno, poi seguire i cartelli per Castelseprio e Torba.

Convenzione Taxi:
CONSORZIO ARTIGIANI VARESE TRASPORTO PERSONE
RADIO TAXI VARESE
Per info e costi di seguito il riferimento telefonico da segnalare: tel. 0332 24 18 00
Possibilità di raggiungere il Monastero di Torba (Castelseprio) da Varese e viceversa

Coi mezzi pubblici
Con i treni Trenord, ramo Milano: scendere alla stazione di Tradate, proseguire con autobus di linea Giuliani & Laudi – linea B45, direzione Varese e scendere alla fermata “Torba”.
Per gli orari dei treni consultare il sito Internet Trenord, per gli orari dell’autobus consultare il sito delle autolinee.
Sconto del 20% sul biglietto di ingresso, per i titolari di tessera ITINERO o IO VIAGGIO in corso di validità.
Sconto del 10% sul biglietto di ingresso, per i titolari di un biglietto ordinario Trenord obliterato nella medesima giornata di visita con destinazione la località sede del Bene del FAI servite dal trasporto ferroviario Trenord. Nello specifico: Varese.

Il sito del Fai      –        La pagina Facebook

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Aprile 2019
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