Mozione pro-Costituzione, il centrodestra accusa: “A Lonate atto fotocopia targato Pd”

I consiglieri di Centrodestra per Lonate contestano l'impostazione dell'atto. "Mozione di bandiera che creerà solo burocrazia inutile"

Costituzione italiana

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Centrodestra per Lonate, sulla mozione votata in consiglio comunale a Lonate Pozzolo

 

Lunedì sera in Consiglio Comunale è stata discussa la mozione “sul rispetto dei valori della Costituzione repubblicana ed antifascista”, nome altisonante di una mozione fotocopia che, originariamente approvata a Milano dal PD, sta da qualche tempo girando i vari consigli comunali della Regione. In particolare il testo da noi discusso è un brutale copia-incolla (comprensivo d’imprecisioni) del testo presentato a Vittuone, guarda caso da una lista civica di sinistra (coincidenze?).

Con questa mozione tramonta ufficialmente dunque il mito della “civicità” della Lista Uniti e Liberi, che si rivela per quello che è in realtà: un PD mascherato da lista civica, tanto da presentare le mozioni del proprio partito in Consiglio Comunale. Tutto questo con buona pace di Simontacchi e Migliorin. Il primo ha sempre detto: “saremo liberi dai condizionamenti dei partiti”. Il secondo, sempre lunedì sera, ha fatto il solito intervento teatrale: “siamo belli, siamo bravi, non siam politici, non siam partiti”… Avranno realmente letto il testo della mozione? Avranno capito di essersi alleati con una sinistra camuffata, di cui sono divenuti i fedeli galoppini? In cambio di cosa poi?

Il nostro gruppo crede fermamente nei valori sanciti dalla costituzione ed è proprio per questo che ci indigniamo quando questi vengono strumentalizzati per gettare discredito sugli avversari. A 70 anni dalla lotta di liberazione, siamo ancora qui ad utilizzare la clava dell’antifascismo per screditare gli avversari? Tanto più che la mozione, accanto all’antifascismo, aggiunge tutta una serie di principi molto “politicamente corretti” da sempre cavallo di battaglia della sinistra.

La nostra è una cultura politica diversa, rifiutiamo ogni ideologia (fascista o comunista che sia), perché crediamo infatti nella libertà di pensiero e d’espressione, anche quando le idee altrui sono diverse dalle nostre. In un eccesso di legalismo il Sindaco Rosa arriva addirittura ad affermare: “uno non può essere fascista neanche a casa sua” Noi crediamo invece che ognuno a casa sua è libero di pensarla come vuole, basta rispetti la libertà dell’atro e le leggi dello Stato. L’insidia sta appunto in questo, chi decide chi è fascista e chi no? Quali idee sono degne di essere propagandate e quali noi? Ricordiamo a tutti che il 26 ottobre scorso l’Associazione politica Periferia Sociale, collaterale a questa Amministrazione, presentava, presso la propria sede, un libro sull’antifascismo dove, guarda caso, proprio Matteo Salvini veniva additato come il più grande fascista contemporaneo…

Scoperto l’inganno di questa mozione bavaglio la capogruppo Manfredelli passa dal vittimismo iniziale (prima che iniziasse la discussione affermava: “la mozione è perfetta, sicuramente ve la prenderete con me”) all’insultare gli avversari tacciandoli di analfabetismo funzionale, mentre altri tentano di minimizzare: “ma alla fine gli faremo solo firmare un foglio in cui dicono che rispettano la Costituzione”. Una burocrazia ulteriore ed inutile al solo fine di portare avanti una mozione di bandiera. Esistono già leggi e forze preposte a vigilare su questi fenomeni con maggiore efficacia di qualsiasi foglio fatto firmare per la concessione della sala consiliare. Il nostro gruppo, prima che venisse intonata “Bella Ciao”, ha lasciato l’aula durante la votazione, siamo davvero sicuri che il più grande ed urgente problema di Lonate sia il rispetto dei valori antifascisti?

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Aprile 2019
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